Dal Corriere.it del 28 ottobre, di Raffaele Palumbo
Così sta morendo il centro dell’Aquila
Non sono iniziate né le demolizioni né le ristrutturazioni. E ora il maltempo può peggiorare ancora le cose
L’anima della citta’. Con queste parole gli aquilani si riferiscono al centro storico, in pratica alla citta’ dell’Aquila periferie escluse. Ma da quasi sette mesi il centro si chiama “zona rossa”, nessuno può metterci piede e ad entrare sono solo i Vigili del fuoco e le ditte che si occupano di puntellare gli edifici danneggiati e di completare i traslochi delle abitazioni rimaste in piedi. Eppure, sette mesi dopo, il centro dell’Aquila non e’ troppo diverso da come si presentava dopo il sisma. Le macerie sono presenti in maniera stupefacente, insieme a calcinacci, polvere, spazzatura e insieme a quei brandelli di vite distrutte che avevamo visto a poche ore dal sisma. Gli oggetti personali, le foto, gli indumenti, le bambole, i monitor dei computer, mescolati a pezzi di intonaco, mattoni, cornicioni venuti giù.