Questa mattina un terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito alle 12:19 (ora italiana) la Croazia centrale, in prossimità della città di Petrinja, un centro di circa 25.000 abitanti nella storica regione della Banovina.
Il centro principale dell’area è Sisak, circa 10 km a NE dell’epicentro, mentre la capitale croata Zagabria si trova 40-50 km a NNW. Il terremoto era stato preceduto ieri da due scosse alle 06:28 e 07:49 (ora italiana), con magnitudo mb rispettivamente pari a 5.2 e 4.8, localizzate entro qualche chilometro dall’epicentro del terremoto odierno. Queste scosse potrebbero aver giocato un ruolo nel ridurre i danni causati dalla scossa più forte.
Il catalogo SHEEC (https://www.emidius.eu/SHEEC/), creato nell’ambito di un progetto finanziato dalla Comunità Europea e denominato “SHARE” (http://www.share-eu.org) mostra che per la zona del terremoto odierno sono noti tre terremoti relativamente forti: quello del 18 dicembre1861 (magnitudo 5.4), quello dell’11 febbraio 1883 (magnitudo 5.1) e quello dell’8 ottobre 1909 (magnitudo stimata 5.7).
I primi due eventi appaiono localizzati 10-15 km a SW dell’epicentro della scossa odierna, anche se va tenuto conto delle possibili incertezze, trattandosi di terremoti di epoca pre-strumentale. L’epicentro del terzo, invece, sembra coincidere con quello della scossa odierna. Questo del 1909 è un terremoto non distruttivo, ma che è passato alla storia per essere stato studiato nientemeno che da Andrija Mohorovičić, il famoso geofisico croato che ha legato il proprio nome alla discontinuità che separa la crosta dal mantello terrestre, oggi chiamata familiarmente “Moho”.
Fonte: ingvterremoti.wordpress.com