03.01.2020
Riteniamo che il contenuto della dichiarazione rilasciata dal Presidente di TUA Gianfranco Giuliante, in risposta alla nostra Lettera aperta del 29 dicembre scorso, e divulgata ieri sui media, sia molto grave.
Attraverso le sue parole veniamo a sapere che la Regione Abruzzo ha di recente approvato due delibere, in cui – all’insaputa di tutti gli interessati (cioè la popolazione aquilana oltre che i pendolari) – ha dato indicazione, per ragioni squisitamente economiche, di tagliare alcune delle corse operate da TUA, che collegano il capoluogo di regione con la capitale.
Apprendiamo anche che, all’interno di un piano di razionalizzazione che non ci è dato conoscere, è stata già assunta la decisione di sopprimere la prima corsa del mattino, perché poco frequentata: la storica corsa delle 4:30 dall’Aquila a Roma.
In tutte le città capoluogo italiane i trasporti pubblici salvaguardano l’interesse della popolazione locale a spostarsi in giornata verso i centri urbani principali, regionali e non, offrendo il maggior numero di corse (o treni) in uscita la mattina presto e in entrata la sera tardi.
Viceversa, in Abruzzo, con la commercializzazione della tratta autostradale L’Aquila – Roma, l’Amministrazione Regionale, per mettere riparo alla gestione in perdita dell’azienda di Trasporto Unico Regionale (TUA), dimentica che L’Aquila è priva di collegamenti ferroviari alternativi e nottetempo decide, senza informare né ascoltare nessuno, di non tutelare l’interesse della collettività aquilana, privandola di una corsa preziosa per Roma, la prima del mattino: una corsa che consente agli aquilani che devono spostarsi in giornata per motivi di lavoro o di salute di raggiungere in tempo utile, in aereo o in treno, altre città italiane via Roma e di rientrare a casa la sera.
Ci domandiamo: il Sindaco dell’Aquila è a conoscenza di questa decisione? E quali iniziative ha in animo di intraprendere per salvaguardare l’interesse della comunità che rappresenta? Una comunità già duramente segnata dal terremoto, che ora rischia di essere marginalizzata e penalizzata, senza essere minimamente ascoltata né informata dalla Regione del processo in atto.
Come cittadini e pendolari, ci auguriamo vivamente che la suddetta decisione non sia irrevocabile.
Rinnoviamo la nostra disponibilità a un incontro con la Regione Abruzzo e con TUA per confrontarci sul merito del piano di razionalizzazione.
Il Comitato Pendolari AQ RM AQ