Non esiste crisi economica senza taglio ai consumi. Così come non esistono tagli ai consumi, senza delle dovute eccezioni. In Italia, questa è una verità che ha dovuto mettere fortemente alla prova le famiglie di tutte le regioni. Comprese quelle abruzzesi, forse una delle regioni più segnate dalla suddetta crisi. Così i consumi mensili si contraggono, creando una bilancia il cui scopo è pareggiare il calo delle entrate. Magari anche per mettere qualcosa da parte, per affrontare con saggezza i momenti peggiori. Ma non tutti i settori sono andati incontro ad un calo dei consumi.
Abruzzo: calano i consumi mensili delle famiglie
I consumi delle famiglie abruzzesi sono in calo: è questa la realtà portata alla luce dalle indagini del Censis, le quali hanno rilevato un abbassamento delle spese per famiglia in Abruzzo, superiore rispetto ad altre regioni dello Stivale. Secondo i dati Censis, infatti, nel 2015 è stata registrata una media di spesa di circa 2.000 euro mensili a livello di bilancio familiare in Abruzzo. A fronte di una media nazionale pari a circa 2.400 euro, si evince tutta la differenza con questa regione. Di fatto, nell’ultimo quinquennio i valori di consumo mensili in Abruzzo sono scesi del -11,9%. In questa situazione, vi è un notevole disequilibrio per quanto concerne i settori “vittime” del risparmio: l’alimentazione, nello specifico, ha continuato a rappresentare una delle voci di costo meno influenzate dalla crisi economica.
Le famiglie abruzzesi non rinunciano agli alimentari
Sempre secondo le indagini di settore, le famiglie abruzzesi hanno scelto di non sacrificare gli alimentari. Nonostante la crisi, infatti, in Abruzzo si è ancora disposti a spendere tanto per questa tipologia di prodotti. Ma c’è un perché alla base di questo fatto: gli abruzzesi spendono in questo comparto anche per via dei vantaggi offerti da grandi supermercati come ad esempio l’Ipercoop Centro d’Abruzzo. Qui i prodotti sono spesso scontati fino al 50%, e vi è anche la possibilità per i soci di sfruttare diverse convenzioni e facilitazioni. Se da un lato è vero che le famiglie spendono di più per gli alimenti (+1,1%), dall’altro va anche detto che sono più attente ai prezzi e all’informazione: nel 94% dei casi, infatti, chi acquista si informa prima sulla qualità. Inoltre, nell’85% dei casi le famiglie sono disposte a spendere di più se il prodotto è genuino.
Prodotti e servizi ai quali gli abruzzesi non rinunciano
Nonostante quanto si possa pensare, anche il settore dell’abbigliamento assorbe molte spese delle famiglie abruzzesi e italiane, così come le utenze domestiche. Anche se in questo caso la media è leggermente inferiore a quella europea. Persino le spese per l’arredamento sono in rialzo. Al contrario, le spese per l’auto e per i trasporti incidono in misura nettamente inferiore.
Monica F.