Primo giorno di scuola rimandato ad Avezzano (L’Aquila) dopo la scossa di 3.9 (Mw 3.7) avvertita in città con epicentro nel territorio di Scurcola Marsicana.
Il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, su Facebook, annuncia di aver firmato “a scopo precauzionale, un’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche delle scuole di Avezzano di ogni ordine e grado per domani lunedì 11 settembre, al fine di poter effettuare una immediata verifica degli edifici alla luce della scossa avvertita questa sera in città”.
Il terremoto di magnitudo 3,9 registrato alle 21:58 nell’Aquilano, con epicentro a Scurcola Marsicana, non ha alcun legame né con la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 né con la struttura relativa al sisma de L’Aquila del 6 aprile 2009: “sicuramente si è attivata un’altra struttura”, ha detto all’ANSA il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
“Questo terremoto – ha proseguito – è avvenuto in una zona a Sud di Campotosto e vicinissima ad Avezzano, sede del terremoto del 1915: una delle zona più sismiche d’Italia”.
Al momento è stata registrata una replica di magnitudo 1,8 e “nei prossimi giorni seguiremo la situazione con la massima attenzione per
capire se si tratta di una sequenza oppure di due 2 eventi isolati”.
IL REPORT DI DETTAGLIO DELL’INGV
Il 10 settembre 2017, alle ore 21:58 italiane, è stato localizzato un terremoto di magnitudo ML 3.9 (Mw 3.7) in provincia dell’Aquila, nella Piana del Fucino. I comuni più vicini all’epicentro sono: Scurcola Marsicana, Magliano de’ Marsi e Tagliacozzo (AQ).
Il terremoto è stato avvertito nella parte meridionale della provincia dell’Aquila e nella vicina provincia di Roma, come evidenziato dagli oltre 200 questionari finora compilati su http://www.haisentitoilterremoto.it/ e dalla mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio.
Di seguito la mappa con la distribuzione delle intensità strumentali. La scala utilizzata è la Scala Mercalli Modificata (MMI – Modified Mercalli Intensity) e si basa sui valori registrati di effettivo scuotimento del suolo in termini di accelerazione e velocità del suolo.
Guardando la mappa della sismicità dal 1985 si nota che la zona in cui si è verificato il terremoto ha avuto un’attività sismica scarsa, nonostante si tratti dell’area interessata dal forte terremoto del 1915. La zona a nord è, invece, caratterizzata dai numerosi epicentri della sequenza aquilana del 2009.
Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) mostra che la zona del Fucino e della Marsica è caratterizzata dal violento terremoto del 13 gennaio 1915, un terremoto che provocò danni gravissimi ad Avezzano, in tutta la Piana del Fucino e in numerose località della Valle Roveto e della media Valle del Liri. L’intensità macrosismica, stimata sulla base della distribuzione dei danni, fu dell’XI grado della scala MCS, la magnitudo stimata (Mw) 7.1.
Il terremoto di questa sera è avvenuto nella stessa area del terremoto del 24 febbraio 1904 che provocò danni a Rosciolo de’ Marsi, Scurcola Marsicana, Magliano de’ Marsi e nei comuni e località adiacenti. L’intensità macrosismica, stimata sulla base della distribuzione dei danni, fu del IX grado della scala MCS, la magnitudo stimata Mw 5.7.
Guardando la zona dell’evento odierno rispetto alla Mappa di Pericolosità del territorio nazionale, si vede che esso ricade in un’area a pericolosità alta, dove l’accelerazione attesa è compresa tra 0.225 e 0.250 g, riferita a suoli rigidi con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni.