Una data spartiacque il 24 agosto, una data che con il suo carico di distruzione ha segnato per il Centro Italia l’inizio di quel terremoto infinito che ha costretto la popolazione a fare i conti, per l’ennesima volta, con la fragilità del territorio e del suo patrimonio edilizio: tra le regioni maggiormente colpite l’Abruzzo, i cui segni del terremoto si sono concentrati soprattutto in provincia di Teramo dove in un anno sono stati superati i cinquemila sfollati, con 4.681 persone costrette ad abbandonare le proprie case solo nel comune capoluogo.
A fotografare i dati dei danni di quella sequenza di scosse senza fine è il report del Cor Abruzzo aggiornato al 27 luglio 2017.
Dati che parlano di ben 9.421 sopralluoghi al 17 luglio 2017 effettuati con schede Aedes, di cui 6.935 hanno interessato la sola provincia di Teramo e 2.065 la provincia dell’Aquila.
Dichiarazioni di non agibilità, a diversi livelli, per 4.275 edifici. Oltre 200 gli edifici pubblici non agibili, 197 le scuole.