Il personale della Sezione antirapina della Squadra Mobile della Questura dell’Aquila ha arrestato, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, un aquilano di anni 36, resosi responsabile del reato di rapina in danno di una prostituta.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile sono state avviate a seguito di una denuncia presentata presso la Questura dell’Aquila da una prostituta di nazionalità nigeriana.
La straniera dichiarava che, nella notte del decorso 15 giugno, dopo aver consumato un rapporto sessuale con un cliente, veniva dapprima percossa e successivamente rapinata della somma di 120 euro e che, nel corso della colluttazione con il suo aggressore, quest’ultimo perdeva il proprio telefono.
La prostituta, dopo aver raccontato nei minimi dettagli quanto accaduto, riconosceva in foto il suo aggressore e consegnava agli investigatori il telefono del rapinatore.
Gli operatori della Squadra Mobile, coadiuvati anche dal personale della Squadra Volanti intervenuto sul posto la notte del 15 giugno a seguito di chiamata da parte della straniera al 113, riuscivano a ricostruire la dinamica dei fatti e l’analisi del tabulato telefonico confermava in maniera obbiettiva quanto dichiarato dalla vittima, permettendo di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di rapina aggravata.
Decisive per le indagini sono state anche le testimonianze di una connazionale della vittima e di una guardia giurata.
Il giovane è stato anche denunciato per calunnia, in quanto ha tentato di precostituirsi un alibi, dichiarando falsamente di essere stato rapinato del proprio telefono cellulare da un uomo di colore.