La laurea è indispensabile per ottenere una formazione di livello e di conseguenza per trovare un lavoro soddisfacente, e questo non è un segreto di stato. Così come non è un segreto il fatto che le lauree non siano tutte equivalenti, e che non lo siano nemmeno le università che erogano i corsi: il nome conta, così come conta il livello, l’esperienza ed il grado di innovazione degli atenei che accolgono i giovani studenti italiani, e che gli promettono una formazione all’avanguardia e dunque di eccezionale qualità. Ma questa in Italia è ancora una speranza possibile? Lo è perché, nonostante la crisi ed il taglio ai fondi nel settore pubblico, alcune università dello Stivale valgono, e valgono anche tanto: lo dice il Censis.
Migliori università italiane: la classifica del Censis
Il Censis ha da pochi giorni pubblicato l’annuale classifica di merito degli atenei in Italia, confermando alcune “grandi decadute” ma al tempo stesso sottolineando grandi sorprese, almeno per chi guarda dall’esterno la situazione accademica tricolore. Parliamo ad esempio di Teramo che, nella classifica delle piccole università, è riuscita ad agguantare il secondo gradino del podio con una votazione finale di 89.6 su 100. L’Aquila è invece scesa rispetto a diversi anni fa, ma questo era ampiamente prevedibile, considerando che la città sta ancora riprendendosi dai disastri causati dal terremoto, che hanno ovviamente compromesso le strutture. Ma in quanto a parametri, L’Aquila dimostra di essere stata premiata per quanto concerne aspetti molto importanti quali la digitalizzazione e la qualità dell’insegnamento.
Occupazione e università: qual è la situazione italiana?
Lo “stallo” universitario a L’Aquila ha avuto ovviamente un impatto negativo anche sul mondo del lavoro, considerando il calo del 6,6% per quanto concerne il tasso di occupazione (dati Cresa). Poi i problemi che hanno portato al suddetto calo, che comunque riguardano tutti gli atenei pubblici italiani, sono stati anche quelli legati alle difficoltà economiche delle famiglie e ad un livello di qualità didattica inferiore rispetto al passato, dovuto anche al taglio dei finanziamenti. Eppure, chi ha problemi a spostarsi per motivi economici, oppure per via di una scarsa mobilità fra auto e mezzi pubblici, può comunque rivolgersi ad atenei come l’Università Niccolò Cusano, che permette di frequentare online i corsi all’università dell’Aquila. In questo modo è anche possibile supplire quelle problematiche legate alle strutture che hanno penalizzato il capoluogo di regione nella classifica del Censis e usufruirne ugualmente della qualità.
Laurea: semplice pezzo di carta o passepartout lavorativo?
Molti sostengono e continuano a sostenere che la laurea oggi sia un semplice pezzo di carta, quando in realtà – se la qualità è quella giusta e se il corso vanta sbocchi lavorativi – si tratta di un autentico passepartout per il mondo del lavoro. Mondo del lavoro che è anche in crescita, e che offre dunque opportunità più ampie per chi si laurea e decide di aggredirlo potendo contare su un importantissimo titolo di studio. Oggi e domani, la laurea sarà dunque sempre più importante per trovare un’occupazione e per garantire un futuro ai tanti giovani che oggi sembrano dubbiosi, ma che dovrebbero appunto dare fiducia ad un’istituzione (l’università) da che mondo e mondo decisiva per l’inserimento nel tessuto lavorativo.
Monica F