Le comunità sono strutturate sempre attorno ad un “comune”. Questo accomunante diventa il “bene”.
Più è visibile, efficace, condiviso, il “bene comune”, più la società è civile.
Fra gli elementi che sostanziano il “bene comune” ci sono sicuramente anche i trasporti. E chi è delegato dalla società alla gestione delle aziende che debbono garantire la mobilità, deve garantire la più alta risposta possibile alle esigenze dei cittadini.
Gli abitanti della città dell’Aquila (e non solo) perdono sempre più la consapevolezza che gli amministratori della TUA siano veramente impegnati a garantire l’esercizio della loro mobilità.
Da giorni, infatti, anche la Federconsumatori è costretta raccogliere le frequenti denunce dei pendolari aquilani.
Sembra che il numero maggiore dei pullman utilizzati per fornire servizio agli aquilani sia in riparazione. I pendolari lamentano perciò corse “saltate” oppure sovraffollate.
Ma la denuncia più pressante arriva per evidenziare la totale incertezza dei pendolari circa le corse garantite in occasione degli scioperi.
Mancano, infatti, informazioni adeguate; non circolano corse che secondo le leggi dovrebbero circolare. Con la conseguenza che ad ogni sciopero i pendolari tra L’Aquila e Roma o si mettono in ferie, oppure mettono le tende presso le fermate degli autobus in attesa che ne passi qualcuno.
In questo modo è impossibile andare avanti e la Federconsumatori sarà costretta a presentare un esposto all’Autorità di Garanzia per tentare di tutelare i cittadini che vorrebbero solo andare a lavorare; anche in occasione degli scioperi nelle aziende di trasporto.
FEDERCONSUMATORI – Comitato regionale Abruzzo