ACQUA NON POTABILE NEL TERAMANO: PRESIDENTE ‘RUZZO RETI’ ESCLUDE I LABORATORI DEL GRAN SASSO

Vietato l’uso potabile dell’acqua, sino a nuova disposizione, a Teramo e in alcuni comuni della provincia. Ne dà notizia Ruzzo Reti Spa. “A seguito di prelievi effettuati al Traforo del Gran Sasso l’Arta ha giudicato l’acqua in uscita non conforme, pertanto il Sian dell’Asl di Teramo (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) ha disposto l’uso per soli fini igienici”.

Il Presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini ci tiene a precisare che non può dipendere dai Laboratori del Gran Sasso perché le acque erano già a scarico.

Da oggi pomeriggio,prosegue la nota,il mancato approvvigionamento dalle sorgenti del Gran Sasso provocherà la progressiva disalimentazione delle utenze nei comuni di: Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano S.Angelo, Nereto, Notaresco, Penna S.Andrea (Val Vomano), Roseto degli Abruzzi, Sant’Omero, S.Egidio alla Vibrata, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura (capoluogo e bivio S.Chiara), Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso, Pineto.

Dopo la nota della Ruzzo Reti arriva anche quella della Asl di Teramo. “Le analisi eseguite dall’Arta su campioni prelevati dalla Asl di Teramo in data 8 maggio 2017 hanno rilevato una non conformità dell’acqua per ‘odore e sapore non accettabile'”. Ed è subito scattata la corsa all’approvvigionamento. A Teramo città sono stati presi d’assalto i supermercati dove gli scaffali dell’acqua minerale sono rimasti vuoti in pochi minuti.

I risultati delle analisi ripetute in data odierna, sia al mattino sia al pomeriggio, informa la Asl, “saranno disponibili domani e, a seguito di questi, verranno adottate e immediatamente comunicate ulteriori decisioni sull’utilizzo dell’acqua”. Intanto i sindaci dei Comuni interessati stanno predisponendo le ordinanze di non potabilità.

Tra i primi a firmarle quelli di Giulianova e di Roseto degli Abruzzi. Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, si dichiara preoccupato della possibile disalimentazione delle utenze annunciata dalla Ruzzo Reti. “Sarebbe un problema serio per l’intera area servita dall’acquedotto”