26 gennaio – Fra la fine di gennaio del 1708 e i primi di marzo dello stesso anno nell’area al confine fra la Basilicata e la Calabria si verificarono numerose scosse di terremoto, la principale delle quali – avvertita il giorno 26 gennaio – produsse danni abbastanza gravi, specialmente fra Castelluccio e Viggianello.
A Viggianello, in particolare, crollarono 52 case, 27 furono gravemente danneggiate, e si ebbero una decina di vittime almeno e una trentina di feriti. Il terremoto produsse danni anche nelle località di Tortora, Rotonda e Laino Castello e fu sensibilmente avvertito a Mormanno e Lagonegro.
“Napoli, 7 febbraio] Ripigliano a farsi sentire li Terremoti in questo Regno, avendo recate le ultime lettere, che nelle due Provincie di Calabria, Citra e di Basilicata dal giovedi 26. Gennaro, fino al Venerdì seguente siano state molte fiere scosse, a segno, che in Cassano hanno atterrata la Cattedrale, e sepolto fra le rovine quel Monastero di Monache, e la Terra della Castelluccia rimasta totalmente rovinata, siccome quella di Vignanello con morte di 50 Persone, ma con lettere susseguenti si haveranno maggiori distinzioni, e con tale occasione si è pure sentito da Calabria essere usciti in Campagna molti banditi […]”.
[Gazzetta di Bologna, 21 febbraio 1708]
Fonte: edurisk.it