Chiedono una “scuola sicura” gli studenti in sit-in all’Aquila da stamattina davanti al Liceo Cotugno, struttura agibile ma, secondo quanto si è appreso, con basso indice di sicurezza sismica, del 25% circa.
Inoltre 5 aule del liceo sono chiuse per lavori. Gli studenti hanno deciso per una protesta ad oltranza fin quando non sarà fatta chiarezza sulla “vulnerabilità sismica” dell’edificio, soprattutto in un momento in cui non si arresta lo sciame sismico.
I genitori degli studenti hanno inviato una lettera alle autorità locali riportando i dati di uno studio di verifica sismica dell’edificio che rileverebbero “una assoluta inadeguatezza della struttura a reggere i carichi permanenti (…) nonché a sopportare le sollecitazioni di un eventuale movimento tellurico”. Le famiglie chiedono quindi, visto l’attuale sciame sismico, di dislocare la scuola in locali che possano garantire la sicurezza di chi la vive ogni giorno.
Alla protesta degli studenti si aggiunge dalle 13:30 anche quella dei docenti e del personale scolastico.
Genitori e docenti, pubblici dati delle scuole dell’Aquila – “Rendere immediatamente pubblici tutti i dati e gli indici di ogni scuola aquilana, a eccezione dei Musp sulla cui antisismicità si può confidare, perché si possa essere almeno a conoscenza dell’oggettivo stato della sicurezza degli edifici”.
A chiederlo al prefetto dell’Aquila, Giuseppe Linardi, e agli altri organi competenti, con un’istanza supportata da una cinquantina di firme, è il Comitato costituente genitori e insegnanti “Scuole sicure”, che auspica anche “la sospensione dell’attività didattica almeno finché non sia possibile acquisirne consapevolezza e valutarlo. Le dita incrociate di figli, genitori e insegnanti non bastano!”.
Il gruppo di cittadini si è riunito “vista la decisione di procedere con la riapertura delle scuole confortata dagli esiti dei sopralluoghi a vista” dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio scorso.
“A partire dall’esperienza del Liceo Cotugno che, nonostante comunque agibile e con esiti di sopralluogo sempre positivi, sa oggi di essere ospitato in una struttura con un indice di vulnerabilità assolutamente preoccupante“, tanto da essere rimasto chiuso ancora oggi per nuove verifiche, “i genitori e gli insegnanti riuniti ieri hanno deciso all’unanimità di avviare una mobilitazione al fine di ottenere che i propri figli passino le ore dedicate alle lezioni in strutture sicure”.