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Dopo la forte scossa del 30 ottobre, che è tornata ancora una volta a far tremare gli aquilani, nonché numerosi altri abitanti del centro Italia, un gruppo di genitori di studenti che frequentano il Liceo Cotugno ha cercato di accertarsi delle condizioni di sicurezza della scuola.
Interrogata, la Provincia, che ne è la proprietaria, li ha portati a conoscenza dei risultati ottenuti dalle verifiche di vulnerabilità sismica, effettuata nel 2013, in ottemperanza all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 .
Ecco che i genitori hanno scoperto le condizioni decisamente critiche in cui versa la struttura scolastica: condizioni preoccupanti, che non dovrebbero consentire di tenerla aperta, soprattutto ora come ora.
Gli eventi sismici di questi ultimi giorni, infatti, hanno dato luogo ad una sequenza sismica che, per ammissione degli esperti, potrebbe vedere anche scosse di intensità ben superiore a quelle fin qui registrate, poiché la faglia che si è attivata ha la capacità di produrre terremoti elevati, con magnitudo compresa tra 6 e 7.
Consci di quest’allarmante situazione, i genitori hanno scritto una lettera al Presidente della Provincia e agli amministratori di Regione e Comune, oltre che al Prefetto, chiedendo di prendere urgentemente provvedimenti così che la scuola (che conta più di 1200 frequentatori giornalieri tra studenti e personale docente e amministrativo) possa essere ospitata in un edificio che offra tutte le garanzie di sicurezza che le normative richiedono.
LA LETTERA INVIATA CON DATA 18 GENNAIO 2017
Al presidente della Provincia Dott. Antonio De Crescentiis
Al sindaco del Comune dell’Aquila Dott. Massimo Cialente
Al presidente della Regione Abruzzo Dott. Luciano D’Alfonso
Al prefetto Dott. Giuseppe Linardi
I genitori dei ragazzi del Liceo Cotugno dell’Aquila esprimono massima preoccupazione per le condizioni di sicurezza in cui versa la scuola frequentata dai propri figli.
Infatti, dalla verifica di vulnerabilità sismica (i cui risultati sintetici sono riportati nella tabella allegata), effettuata in ottemperanza all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, che introduce l’obbligo per gli enti proprietari di procedere alla verifica sismica degli edifici strategici, tra i quali rientrano anche le scuole, la scuola in questione risulta non verificata.
In particolare solo 2 degli 8 corpi (numerati da A ad H) dai quali risulta costituito l’edificio scolastico soddisfa la verifica ai carichi verticali previsti dalle Norme Tecniche delle Costruzioni del 2008; nei rimanenti 6 tale verifica è soddisfatta solo se si dimezzano i carichi accidentali.
Inoltre la valutazione della risposta della struttura in caso di sisma, effettuata considerando sempre i sovraccarichi verticali dimezzati, porta alla determinazione di indici di sicurezza sismica bassissimi, che vanno nei casi peggiori dallo 0% (zero sicurezza) per il corpo F, al 26.3% (sicurezza pari al 26% di quanto richiesto dalle norme sismiche affinché la struttura possa essere considerata adeguata), per i corpi C, D, E. Solo i corpi B ed H sono adeguati.
Stante anche la crisi sismica in atto e la pericolosità sismica del sito, posto nelle immediate vicinanze della faglia del Monte Pettino, si chiede di prendere urgentemente provvedimenti.