TERREMOTO: PER GLI ESPERTI ‘CONTAGIO’ TRA FAGLIE VICINE

La prima scossa di terremoto di magnitudo 5.3 registrata oggi fa parte “della stessa sequenza del 24 agosto scorso che ha attivato varie faglie della stessa struttura”.

Lo ha detto all’Agi, Concetta Nostro, primo ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). “La zona interessata si trova a metà tra quella attivata dal terremoto del 2009 a l’Aquila e quella attivata dal sisma del 24 agosto”, ha aggiunto.

Contagio sismico tra faglie vicine

Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato i terremoti di oggi è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo gia’ da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera”, ha spiegato Andrea Billi, dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-Cnr).

“Dai primi rilievi strumentali sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aquila), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice”.

 “Quando una faglia genera un terremoto – ha spiegato Billi – la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti. Tali terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensita’ e’ difficilmente prevedibile”.