CAMPO IMPERATORE, IL PICCOLO TIBET D’ABRUZZO

Campo Imperatore, il vasto altopiano, definito dal noto alpinista Fosco Maraini, il “Piccolo Tibet”, si presenta come un paesaggio da vedere, da ascoltare e da osservare.

Di origine glaciale e carsico-alluvionale, è uno degli altopiani più vasti d’Italia situato nel cuore del massiccio del Gran Sasso, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

A causa dell’alta quota e per l’opera di disboscamento dei secoli passati per favorire la crescita dei pascoli, presenta una vegetazione molto povera. È luogo di pascolo e refrigerio estivo per mandrie e greggi dei centri limitrofi come Castel del Monte, Calascio e Santo Stefano di Sessanio, nonché in passato luogo di riferimento per la pastorizia e la transumanza.

L’altopiano è caratterizzato dalla presenza di laghetti a forma circolare di modesta profondità, la cui origine meteoritica per alcuni o meteorica e legata all’influenza dell’uomo per altri, spicca il Lago di Pietranzoni posto al centro dell’altopiano con ampia veduta alle spalle del Corno Grande.

Fonte Vetica è la zona sud-est di Campo Imperatore, circondata dal Monte Camicia l’unica zona boschiva dell’altopiano. Questa zona, purtroppo è molto ricordata nella memoria locale a causa di una tragedia avvenuta nel 1919 in cui una tempesta di neve, giunta in anticipo sull’inverno, causò la morte del pastore Pupo Nunzio di Roio e dei suoi due figlioletti con cinquemila pecore del suo gregge. Ad oggi, vi è un monumento e una lapide commemorativa di questo episodio che purtroppo è stato gravemente danneggiato da vandali.

Nelle vicinanze troviamo la cosiddetta “zona dei macelli” che sono dei punti di ristoro fissi che vendono salumi, insaccati, carni fresche e i tanto rinomati arrosticini abruzzesi. Sono meta di tanti gruppi di motociclisti, ciclisti e turisti che durante una gita sui monti del Gran Sasso, sostano per rifocillarsi e godere di un panorama mozzafiato grazie alle apposite aree attrezzate con tavoli, fornacelle e barbecue.

L’accessibilità alla piana è garantita tutto l’anno grazie alla funivia del Gran Sasso, un moderno impianto a fune che dalla località Fonte Cerreto, all’interno del territorio comunale de L’Aquila e a poca distanza dall’uscita autostradale A24 di Assergi, consente di raggiungere l’albergo di Campo Imperatore, stazione degli impianti sciistici. Durante l’inverno, molto spesso, gli accessi automobilistici sono chiusi a causa della neve.

L’altopiano è famoso nella storia d’Italia per essere stato l’ultima prigione di Benito Mussolini nel 1943, prima di essere liberato dai tedeschi. La sua camera nell’Hotel Campo Imperatore, con gli arredi originali perfettamente conservati, è oggi un museo a pagamento ed è visitato da curiosi e nostalgici. Lo stesso albergo è ancora oggi perfettamente funzionante e nelle vicinanze troviamo la piccola chiesa della Madonna della Neve.

E ‘stato inoltre, uno dei luoghi montani d’Abruzzo preferiti da Papa Giovanni Paolo II che era solito frequentare la zona d’estate in cerca di solitudine e meditazione. Appunto per questo, una cima del Gran Sasso, la cima Giovanni Paolo II, è stata a lui dedicata dove è stata apposta una Croce di ferro.

Campo Imperatore è meta anche per appassionati di astronomia perchè dispone di un Osservatorio Astronomico, equipaggiato di un potente telescopio, gestito dalla sezione romana dell’Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con l’Osservatorio astronomico di Collurania e con l’Università degli studi dell’Aquila.

A ridosso dell’osservatorio c’è il giardino botanico alpino Vincenzo Rivera, realizzato per iniziativa dell’omonimo fondatore ed ex-rettore dell’Università degli studi de L’Aquila, dedicato alla coltivazione e allo studio della flora d’elevata altitudine.

E’ una zona molto frequentata dai motociclisti che spesso approfittano dell’aspetto paesaggistico e delle strade poco trafficate per organizzare veri e propri motoraduni. Diffuso e praticato anche il cicloturismo. L’intera piana, assieme ai luoghi limitrofi, Assergi, Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, è sfruttabile a livello ciclistico anche con innumerevoli percorsi di trekking e in mountain bike. Per gli amanti dell’equitazione, tanti i percorsi presenti nella vallata, ma quello più celebre è l’Ippovia del Gran Sasso.

Un percorso ad anello, dotato di aree attrezzate per la sosta, che gira intorno al massiccio collegando i tre versanti, aquilano, teramano e pescarese del Gran Sasso per un totale di circa 300 km, lo rendono il più lungo d’Italia. E’ inoltre punto di partenza per le principali escursioni sul Gran Sasso e ascensioni con difficoltà alpinistiche.

Campo Imperatore è sede di un’omonima stazione sciistica, la prima nata sugli Appennini, tra le più elevate dell’intera catena e in media tra le più nevose del territorio italiano. La stazione è unita nel comprensorio Tre Nevi con le località sciistiche di Campo Felice e Ovindoli.

L’intera vallata è stata spesso scenario d’eccezione per film e spot pubblicitari.

Fonte: www.stradadeiparchi.it