Nella risoluzione sulla situazione post terremoto in Italia, approvata per alzata di mano, il Parlamento ha chiesto alla Commissione Europea di adottare misure urgenti per facilitare una rapida ricostruzione dei Paesi distrutti durante i terremoti che hanno colpito l’Italia il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre scorsi
Durante il suo intervento al dibattito di ieri sera, il relatore ha detto che “in casi come questi, le Istituzioni europee devono essere sensibili, devono capire che la loro credibilità, la loro autorevolezza, dipendono anche dalla capacità di essere presenti in questi momenti e di trasferire un messaggio, appunto, di capacità di gestione”.
Il Parlamento chiede quindi di escludere le spese relative agli interventi di ricostruzione, compresi quelli che prevedono la partecipazione dei fondi strutturali e di investimento europei (Esi) dal calcolo del deficit nazionale, “alla luce del carattere gravissimo ed eccezionale della situazione”.
I deputati, inoltre, esprimono profonda solidarietà a tutte le persone colpite a vario titolo dagli eventi sismici: vittime, familiari, sfollati e tutte le autorità coinvolte nelle operazioni di soccorso.
Gli eurodeputati, alla luce dell’elevata sismicità di alcune aree geografiche come quella mediterranea e del Sudest dell’Europa, invitano tutti gli Stati membri ad accelerare la ricerca in questo campo, attraverso le azioni previste dal Programma Orizzonte 2020 e ad applicare tutti gli strumenti utili alla prevenzione di vittime e danni, in modo da ridurre al minimo la portata potenzialmente devastante di tali eventi naturali.
Il Parlamento sollecita tutte le autorità, nazionali, regionali e locali, a prestare la massima attenzione al rispetto delle norme antisismiche in fase di rilascio dei permessi di costruzione.
Nel documento si sottolinea, inoltre, l’importanza di utilizzare tutti gli strumenti disponibili e di garantire che le risorse siano utilizzate nel modo più efficace possibile, in collaborazione con le autorità nazionali e regionali.á Per questo, si ricorda anche la possibilità di utilizzare il Fondo europeo per lo sviluppo rurale (Feasr) per sostenere le aree rurali e le attività agricole colpite dai terremoti.
La Commissione Europea ha annunciato ieri sera una prima erogazione di aiuti del valore di 30 milioni di euro dal Fondo di solidarietà. La mobilitazione del finanziamento totale richiede un voto del Parlamento per essere effettiva. (Fonte AdnKronos)