Una scossa di terremoto di magnitudo 4,4 con epicentro 22 km a nord ovest de L’Aquila è stata registrata alle 17,14 dalla rete Ingv. I Comuni limitrofi sono Capitignano, Montereale, Campotosto, Barete e Cagnano Amiterno.
La scossa è stata distintamente avvertita anche ad Amatrice (teatro del terremoto del 24 agosto che provocò 299 morti), a L’Aquila città, a Terni, a Rieti e Perugia. E in altri comuni abruzzesi e delle Marche. Subito dopo c’è stata poi una scossa di intensità inferiore, di magnitudo locale 2.8 a una profondità di 12 km e che ha interessato la stessa area. Al momento non si segnalano ulteriori crolli.
Raggiunto telefonicamente, il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ha parlato di “tanta paura, con gente scesa in strada. Le verifiche sono in corso, ma al momento non si registrano danni evidenti”
INGV: “UNA NUOVA SEQUENZA”.
La forte scossa avvertita nel’Aquilano non rientra nella sequenza sismica che ha devastato il centro Italia ad agosto e a ottobre. “Sicuramente è un’altra struttura, che si era attivata già da qualche giorno con altre scosse minori”. È l’analisi a caldo del sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica (Ingv) Alessandro Amato, interpellato dall’Agi.
“L’epicentro di questa scossa – spiega – è collocato 5 chilometri a sud rispetto al limite più meridionale del cluster di questa estate. In questa zona avevamo registrato già una certa sismicità all’altezza del lago di Campotosto.
Interessa un’altra struttura, la stessa area che fu colpita da una violenta scossa superiore a magnitudo 5 il 9 aprile 2009, pochi giorni dopo il terremoto dell’Aquila“.
Quello che non si può ancora valutare, ammette il sismologo, è un eventuale nesso causale tra le scosse di Amatrice e questa:
“Non possiamo sapere se ci sarebbe stata ugualmente la scossa di oggi se non ci fossero state quelle di agosto e ottobre. È probabile comunque che, avendo oltretutto un meccanismo simile, il terremoto nel centro Italia abbia contribuito ad attivare questa nuova sequenza“.