Due uomini con il volto coperto da un passamontagna e armati di grossi coltelli hanno rapinato, nella serata tra martedì e ieri, la pasticceria Catelli in viale della Croce Rossa.
Erano da poco passate le 22 quando i due uomini sono entrati nella pasticceria con il volto coperto. In un primo momento la commessa del turno di sera, la 24enne Desirée, ha pensato a uno scherzo.
Uno dei due uomini si è invece avvicinato mostrando un grosso coltello, l’ha presa per i capelli e le ha intimato di stare ferma, mentre l’altro, anche lui armato, apriva la cassa dove c’erano circa 250 euro.
Al momento di uscire, i due sono stati notati da un giovane automobilista che ha provato a seguirli, probabilmente per cercare di dare indicazioni utili agli inquirenti. Quando i due malviventi si sono accorti dell’uomo, mentre salivano sulla scalinata che porta a via Aldo Moro, gli hanno intimato di fermarsi.
Poco dopo hanno abbandonato i coltelli usati per la rapina e i passamontagna, ed è stato lo stesso automobilista a portarli alla pasticceria. «Erano le 22,30 quando la nostra Desirée ci ha chiamato», racconta Simonetta Celi, titolare della pasticceria. «Era spaventatissima, tra i singhiozzi ci ha raccontato cos’era successo.
Noi non lasciamo mai molti soldi in cassa. Sembravano molto giovani, sicuramente italiani. E sono stati anche fortunati perché qui, a quell’ora, passa molta gente». La rapina è durata un minuto, e non è stata ripresa dalle telecamere del negozio. «Abbiamo aperto il 5 ottobre, e stavamo aspettando il tecnico per allacciare l’impianto».
I due malviventi sono riusciti a sgusciare senza essere intercettati dalle pattuglie di polizia e carabinieri immediatamente arrivate sul posto, ma potrebbero essere stati ripresi da una delle tante telecamere private della zona. «L’Aquila è diventata una città dove furti e rapine sono ormai all’ordine del giorno», commenta Luigi D’Eramo di “Noi con Salvini”. «Urge una pianificazione immediata, tolleranza zero, videosorveglianza intelligente, l’aumento dell’organico della polizia municipale. E chiediamo al governo l’intervento dell’esercito, per pattugliare le zone rosse».
Articolo di Raniero Pizzi, da Il Centro