Con 194 sì, un solo no e 37 astenuti l’Aula del Senato ha dato il via libera al Dl che contiene le misure per il terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto, con l’inclusione del secondo decreto legge varato dopo le ulteriori scosse del 26 e 30 ottobre. In dichiarazione di voto hanno dichiarato l’astensione Lega, Cor e Forza Italia.
L’Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa all’esame della Camera.
LE MISURE
A parte alcune microcorrezioni, resta l’impianto del provvedimento varato dal Consiglio dei ministri per la gestione dell’emergenza, con misure di sostegno immediato come la sospensione delle imposte per i cittadini e le imprese residenti nelle aree colpite e la cosiddetta “busta paga pesante” (cioè lorda) per i dipendenti che risiedono nell’area.
Tra le novità c’è la sospensione per sei mesi del pagamento di canone Rai, bollette telefoniche e polizze assicurative, oltre al divieto di installare nuove slot machine nei comuni colpiti fino al 31 dicembre 2017.
UN COMMISSARIO STRAORDINARIO E 4 VICE
Il Dl prevede un commissario straordinario (Vasco Errani, già nominato dal Governo) e quattro vice-commissari nelle persone dei presidenti delle quattro Regioni interessate, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Nel provvedimento, che contiene una normativa organica di intervento, sono contenute misure per la ricostruzione privata (si prevede un contributo del 100% nelle aree colpite per le prime e le seconde case), per la ricostruzione pubblica e aiuti alle popolazioni colpite e alle attività produttive delle zone interessate, con particolare attenzione al settore agro-alimentare, oltre a previsioni per il recupero dei beni storici e culturali. È stato deciso di non inserire in questo provvedimento misure relative a precedenti terremoti che avranno eventualmente spazio nella legge di Bilancio.
In allegato al provvedimento si individuano i Comuni che ricadono nel cratere: agli iniziali 62 Comuni si aggiungono, con il secondo decreto, altri 69 Comuni per un totale di 131. Sul punto il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, ha sottolineato che le dimensioni del cratere non sono “inamovibili”, attraverso il ruolo dei vicecommissari alla ricostruzione.
PEZZOPANE (PD), DECRETO POSITIVO CON VISIONE STRATEGICA, NOVITA’ PER L’ABRUZZO
“Il decreto sul terremoto appena approvato in prima lettura dal Senato è molto positivo e contiene, attraverso l’innesto di norme anche per i più recenti eventi sismici, una visione strategica per affrontare l’emergenza e la ricostruzione in Appennino, innovando e facendo al contempo tesoro delle esperienze passate.
Strategica la scelta di risarcire per intero anche le seconde case nel Cratere, un principio sacrosanto per salvare i nostri borghi: se fosse stato applicato a L’Aquila avremmo risparmiato almeno 3 anni. Tra l’Aula e la Commissione Bilancio sono passati miei emendamenti che affrontano alcune delle questioni ancora aperte in Abruzzo”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo che ringrazia in particolare “la sottosegretaria Paola De Micheli, per la competenza e l’umanità”.
“Questa mattina in Aula – spiega Pezzopane – è passato un emendamento che consente alle amministrazioni di rimpiazzare il personale impiegato nei ‘vecchi’ uffici speciali per la ricostruzione che verrà distaccato nel nuovo cratere. I nuovi uffici per la ricostruzione avranno a disposizione 50 unità di personale in mobilità dalla Pa, più 10 (e non più 20) provenienti dall’ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere in Abruzzo.
Ma queste 10 unità potranno essere rimpiazzate con contratti a tempo determinato effettuati scorrendo le graduatorie Ripam. In questo modo il nostro ufficio speciale per la ricostruzione potrà continuare a lavorare.
Sempre per quanto riguarda l’Abruzzo, è stato accolto anche un mio emendamento all’articolo 13 che prevede, in caso di danni causati dalla sovrapposizione di più eventi sismici, l’applicazione delle nuove disposizioni, più organiche e positive. Approvato un ordine del giorno che chiede al governo di consentire alle Regioni di utilizzare direttamente i fondi ancora non spesi per interventi di edilizia scolastica. Sono stati invece respinti tutti gli emendamenti, presentati da diverse forze politiche, che puntavano ad allargare il cratere.
Ho preferito ritirare il mio emendamento che proponeva l’inserimento nel cratere di alcuni comuni della Provincia di Teramo per evitare la bocciatura, perché intendo riaffrontare la questione. Le singole situazioni, che per la nostra regione riguardano alcuni comuni del teramano, rientreranno nelle valutazioni del commissario e dei vice commissari per il terremoto. Il mio impegno sul fronte sisma – conclude Pezzopane – continuerà anche in sede di approvazione della legge di stabilità e del mille proroghe”