14 novembre 2016 – Mentre riprendono, oggi, le lezioni in diversi comuni terremotati, proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici scolastici, effettuate, a seguito della scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, nelle quattro regioni del centro – Italia già interessate dagli eventi sismici del 24 agosto.
Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c., le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) hanno effettuato complessivamente 674 sopralluoghi su istituiti scolastici di ogni ordine e grado.
Si ricorda che ogni scuola può essere composta da più edifici: per questo motivo i dati forniti sono riferiti a questi ultimi e non alle scuole complessivamente.
Sono 442 i plessi agibili e 8 quelli che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 35 gli esiti di inagibilità, mentre 189 sono quelli temporaneamente o parzialmente inagibili.
In particolare, nella Regione Lazio sono 64 le verifiche effettuate dalle quali risultano 50 istituti agibili, 13 temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile.
Nella Regione Marche sono invece 380 le verifiche effettuate che indicano 225 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 30 gli esiti di inagibilità mentre 121 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili.
Le verifiche effettuate nella Regione Umbria sono 191, che indicano 135 edifici dichiarati agibili e 4 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3, invece, gli esiti di inagibilità mentre 49 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili.
Nella Regione Abruzzo sono 39 le verifiche effettuate: 32 edifici sono stati dichiarati agibili mentre 6 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e uno inagibile.
Proseguono, contemporaneamente, le attività della task force composta dal gruppo di tecnici del Dipartimento della protezione civile e del Miur-Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca che, insieme alle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, sta lavorando a stretto contatto con i sindaci per la prosecuzione dell’anno scolastico nelle aree colpite dal terremoto.
In particolare, mentre sono in corso i lavori, previsti dopo il terremoto del 24 agosto, per la realizzazione di moduli scolastici temporanei ad Acquasanta Terme, Arquata del Tronto e Gualdo, si stanno valutando soluzioni alternative per gli edifici danneggiati.