L’Aquila, 4 novembre 2016 – Un problema con le strutture del vecchio benzinaio, ha convinto i tecnici a rinviare ad oggi l’inizio della demolizione.
I lavori di preparazione della demolizione erano iniziati di mattina presto, con il montaggio del lungo braccio con la pinza che sarebbe stata usata per tagliare uno alla volta i nodi tra travi e pilastri. Mentre gli operai lavoravano alla pinza, davanti al palazzo si era radunata una piccola folla tra cui una troupe Rai, tutti col naso all’insù in attesa del primo colpo di pinza. La rimozione dei cavi dell’energia elettrica e del telefono e altri problemi sopraggiunti, hanno fatto desistere i tecnici dell’abbattimento.
L’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano è rimasto a lungo a colloquio con i tecnici delle ditte Gavioli e Polisini, mentre gli operai allargavano le braccia in segno di sconforto. Tutto rinviato a oggi. Le ditte dovranno restituire all’Agip le grandi insegne del benzinaio, staccate dalla loro sede alcuni mesi fa dai vigili del fuoco, perché pericolanti, mentre il gruppo di azione civica Jemo ’nnanzi ha messo in salvo una vecchia insegna degli anni ’70 altrimenti destinata alla demolizione.
Insegna che sarà prontamente restituita ai proprietari, nel caso qualcuno la richieda. Le condizioni del palazzo sono così precarie che nessun operaio è autorizzato a entrare nella struttura e non verranno quindi eseguiti tutti quei lavori propedeutici, come lo smontaggio delle finestre e delle ringhiere metalliche. Per quanto riguarda l’amianto, man mano che emergerà, verrà immediatamente messo in sicurezza e rimosso da una squadra specializzata.
L’annuncio della chiusura di un tratto di circa 100 metri su corso Federico II, da oggi fino a lunedì, ha mandato su tutte le furie i commercianti della zona che nonostante tutto cercano di resistere.