26 Ottobre 2016 – Il terremoto delle 21:18 è avvenuto al confine tra la provincia di Macerata e quella di Perugia, circa 5 km a nord di quella di magnitudo 5.4 delle 19:10. Il terremoto delle 21:18 ha avuto magnitudo locale (ML) 5.9 (anche la magnitudo momento – Mw – è pari a 5.9). Questo evento è stato seguito da numerose repliche di magnitudo minore.
Come segnalato nella relazione precedente, la zona attivata oggi è adiacente a quella attiva nelle ultime settimane, estendendo l’area attiva dalla zona di Visso verso nord di circa 10 km, fino al centro di Pieve Torina.
La profondità ipocentrale e il meccanismo del terremoto di magnitudo 5.9 sono simili a quelli della sequenza del periodo precedente e dell’evento di magnitudo 5.4. Si tratta anche in questo caso di una faglia normale (estensionale) con piani di faglia paralleli alla direzione della catena appenninica.
Come segnalato nella relazione precedente, considerando la posizione dei nuovi epicentri, si ritiene che si sia attivata una nuova struttura, contigua con quella del 24 agosto. Le profondità ipocentrali calcolate dalla sala sismica INGV sono intorno a 8 km, mentre la posizione del centroide del TDMT è intorno ai 5 km. La zona attivata oggi è localizzata nella fascia a maggiore pericolosità dell’Appennino.
La zona di Norcia e Visso è stata interessata in passato da forti terremoti, in particolare da terremoti di magnitudo stimata superiore a 6, come quello del 1328. L’area interessata è adiacente a quella attiva nel 1997 (Colfiorito) che nella sua estensione meridionale aveva interessato Preci e Sellano. Le mappe di scuotimento calcolate dalla RAN (triangoli blu) del DPC e dalla RSN dell’INGV (triangoli rossi) evidenziano dei valori di picco pari a 0.35g alla stazione NRC, posta a 7 km dall’epicentro. I valori riportati per la stazione T1245, posta a brevissima distanza dall’epicentro, appaiono non affidabili e non sono usati nel calcolo.
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