L’Aquila, 25 ottobre 2016 – Se ne andavano in giro con sacchi stracolmi di genziana: 12 chilogrammi, ma sono stati bloccati dalla Forestale che li ha denunciati in stato di libertà.
Il Gran Sasso ancora una volta depredato della preziosa radice, il cui trattamento come liquore non ha mai smesso di trovare consensi tra gli appassionati. Ma questa volta due persone dell’Aquila hanno deciso di alzare il tiro, forse di produrre genziana a livelli quasi industriali.
E’ quanto hanno scoperto gli agenti della stazione di Assergi e Castel Del Monte, dopo un controllo fatto nei giorni scorsi a due escursionisti, sorpresi a camminare con due grossi sacchi.
Atteggiamento che ha insospettito gli agenti. Un maxi sequestro avvenuto in un’area particolarmente protetta del Parco del Gran Sasso-Monti della Laga.
Le radici sono state immediatamente sequestrate mentre i due escursionisti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica.
La raccolta di flora spontanea protetta per la preparazione di liquori, ha più volte sottolineato la Forestale, è una pratica che mette a rischio la riproduzione delle piante con gravi ripercussioni sulla possibilità di sopravvivenza delle specie endemiche e il conseguente rischio di estinzione.