24 ottobre 2016 – Stamani il personale del Commissariato di Polizia di Avezzano ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un diciannovenne albanese, K. E., gia’ noto per gravi precedenti penali.
Il ragazzo, ricoverato presso una struttura residenziale psichiatrica connessa al Cim (Centro di Igiene Mentale), durante la notte ha rapito le due operatrici in servizio e poi ha costretto una delle due malcapitate a seguirlo a bordo dell’auto della stessa.
Questa mattina il giovane e’ stato rintracciato ad Avezzano, presso la casa dei genitori, luogo che era stato attentamente controllato dagli operatori della Polizia di Stato fin dalle prime luci dell’alba.
Inoltre, in base ad i primi accertamenti effettuati dagli investigatori del Settore Anticrimine del Commissariato, il fermato, durante la fuga, ha tenuto un comportamento particolarmente brutale nei confronti della vittima, che e’ stata ferita ripetutamente mediante un coltello da cucina e poi violentata. La donna e’ poi riuscita a sottrarsi al suo persecutore ed ha chiesto aiuto agli abitanti di una casa che si trovava li’ vicino, in una zona isolata della parte nord di Avezzano, mentre il giovane ha fatto perdere le sue tracce.
La polizia, tenuto conto della pericolosita’ del soggetto ricercato e temendo la reiterazione di altri episodi di violenza, ha fin da subito profuso un grande sforzo per rintracciare lo straniero. Si e’ cosi’ ricostruito che il fuggitivo si era avviato verso Sora e che solo a seguito di un incidente aveva deciso di far rientro nella propria abitazione.
Gli elementi forniti al magistrato di turno hanno determinato un quadro indiziario tale che, unito al pericolo di fuga del soggetto, ha permesso di procedere al fermo di polizia giudiziaria. Il giovane e’ stato dunque accompagnato presso la Casa Circondariale di Avezzano, a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.