L’Aquila 22 ottobre 2016 – La nostra attività non si svolgerà sulla ricerca di nuove aree edificabili, perché siamo sovrabbondanti sotto questo punto di vista; si tratterà invece di lavorare su ciò che c’è all’interno del Prg vigente e non è ancora attuato o è da rifunzionalizzare».
A indicare la rotta del nuovo piano regolatore, in corso di elaborazione, è l’architetto Daniele Iacovone, che coordina il tavolo. «Le realizzazioni del post sisma saranno oggetto del piano spiega Dal Progetto Case ai Map, ai Musp, fino ai manufatti temporanei». Oltre a questo il documento terrà in considerazione le previsioni non ancora attuate del vecchio Prg: «Ci sono delle aree destinate ad attrezzature generali o residenziali nelle frazioni cita ad esempio Iacovone che non andremo a toccare in quanto interne al tessuto esistente, strutturate, e che faranno parte di una nuova normazione. Non è attuato circa il trenta per cento delle aree del vecchio Prg».
IL POST SISMA
Per quanto concerne il futuro delle realizzazioni post terremoto, Iacovone è chiaro: «Sono aree che ormai fanno parte del patrimonio pubblico, già urbanizzate. Il piano si ripronuncerà su questo. I Map andranno rifunzionalizzati: l’ipotesi non è mantenere le baracche, al loro posto ci saranno parchi, nuclei di servizi, trasformazioni».
Discorso un po’ diverso sarà fatto per i Musp: «A livello costruttivo hanno una rilevanza più elevata, finché la loro funzione resterà tale permarranno, ma con un doppio livello normativo: la manutenzione dello stato attuale più un loro riuso pubblico in prospettiva».
GLI INDICI
Discorso a parte è quello sui manufatti temporanei realizzati attraverso la delibera comunale 58 del 2009. «La linea è quella già tracciata con le aree a vincolo decaduto dice Iacovone Parliamo di quelli conformi a quel procedimento, ovvero che sono stati comunicati al Comune.
La possibilità di trasformazione da temporanei a definitivi transita attraverso la conformità alla delibera, ovvero realizzati secondo residui indici di piano regolatore, rispetto all’area occupata. ».
Articolo completo su IlMessaggero (di Stefano Dascoli)