14 settembre 2016 – E’ andata a ruba in molti mercati italiani, la”caciotta solidale salva mucche“, iniziativa a sostegno dell’economia delle zone terremotate attuata da Coldiretti e resa possibile grazie a una mobilitazione straordinaria: ogni giorno infatti vendono garantite la mungitura e l’alimentazione delle mucche sopravvissute al terremoto del 24 agosto, viene raccolto quotidianamente il latte su strade dissestate o chiuse, organizzata la sua trasformazione nella cooperativa dove ora viene diretto gran parte del latte proveniente dalle stalle da Amatrice a Norcia.
Si tratta della prima iniziativa con un impatto economico diretto sul territorio per fermare l’abbandono con il lavoro per la popolazione, che nelle campagne terremotate significa soprattutto salvare le stalle, dove, fra l’altro, la produzione di latte è crollata di almeno il 30%. Le migliaia di scosse hanno infatti stressato le mucche costrette a vivere all’aperto anche con il maltempo, e lo stress incide sulla produzione di latte. Ad Amatrice, dove vivono 2800 pecore e 3000 mucche, il 90% delle stalle è danneggiato, e i crolli hanno provocato molte morti tra gli animali, in un territorio. Gli animali sono stati costretti a “sfollare” dalle stalle inagibili e hanno bisogno di un riparo, di acqua potabile, mangimi, generatori di corrente, refrigeratori, carrelli per la mungitura, pali e filo elettrificato per le recinzioni.
Il progetto “caciotta solidale” è nato grazie a una rete di solidarietà che Coldiretti coordina con la collaborazione della cooperativa Grifo latte: quest’ultima, nonostante le difficoltà, ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte mentre l’Associazione Italiana Allevatori (AIA) sulla base delle richieste ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente e i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali.
“La caciotta della solidarietà – spiega Coldiretti – è prodotta con il latte di Amatrice, Norcia e Leonessa e viene venduta al prezzo di 10 euro nei mercati di Campagna Amica dove è riconoscibile da una speciale etichetta per il sostegno alle aree terremotate “Aiutaci ad aiutarli”.
In quasi mille aziende agricole delle campagne terremotate si sono verificati danni strutturali alle case, alle stalle e ai fabbricati rurali che hanno costretto a gettare il latte, perdite di mercato per la difficile collocazione del prodotto, costi aggiuntivi per la sistemazione degli animali con seimila pecore e mucche presenti nella zona ora anche colpita dal maltempo fino al crollo delle presenze negli agriturismi per la paura del sisma.
“Gli allevatori senza casa – sottolinea la Coldiretti – non possono certo abbandonare gli animali e c’è bisogno di roulotte e unità abitative per stare vicini alle bestie che devono mangiare tutti i giorni e alle mucche vanno munte due volte al giorno. Inoltre temono anche furti ed abigeato nelle campagne isolate dove più difficile è l’attività di controllo della forza pubblica.
“Neanche una goccia di latte deve essere più gettata per far vivere le stalle e garantire il presidio di un territorio dove l’agricoltura e l’allevamento sono una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e dare un futuro alla popolazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – Far vivere le stalle significa far ripartire l’economia e l’occupazione e contrastare l’abbandono in un territorio senza alternative all’agricoltura”.
La Caciotta solidale si vende nei mercati degli agricoltori in tutta Italia e sarà nuovamente in vendita a Roma Sabato prossimo 17 settembre nel mercato di Campagna Amica al Circo Massimo (via di San Teodoro 74), dove, per l’occasione sarà anche cucinata e distruita la pasta all’amatriciana.
Per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la Penisola di collaborare in questa azione di solidarietà è stato aperta una raccolta fondi:
“COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000).