L’Aquila, 7 settembre 2016 – La sede regionale Codacons dell’Aquila, impegnata su piu’ fronti dal sisma del 2009 ad oggi, ha intrapreso una class action contro il Comune per ottenere l’installazione, o la revisione, dei contacalorie in ogni alloggio del Progetto C.A.S.E., allo scopo di ottenere, per quanto attiene la fornitura di gas per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, l’esatta ripartizione del costo riferito ad ogni piastra in base alle risultanze di appositi contatori individuali, e non piu’ in base alla sola superficie dell’alloggio.
Il Codacons della Regione Abruzzo aveva gia’ intrapreso una precedente analoga iniziativa, poi terminata per cessazione della materia del contendere a seguito della previsione di un termine ultimo per l’adempimento che oggi si reclama. “L’art. 11, comma 11 ter, del D.L. n. 78 del 19 giugno 2015 – scrive l’associazion dei consumatori in una nota – ha disposto infatti che il calcolo del costo delle forniture in oggetto dal primo aprile di quest’anno sarebbe dovuto avvenire sulla base dei consumi effettivi e non piu’ in maniera forfettaria.
Non essendo stato rispettato quanto previsto dalla norma, il Codacons Abruzzo ha, da prima, diffidato il Comune affinche’ provvedesse, ed ora intrapreso una class action pubblica alla quale potranno aderire tutti coloro che sono interessati alla vicenda.
L’amministrazione lamenta concrete difficolta’ economiche a fronte di un progetto che prevedrebbe una spesa di circa 7 milioni di euro.
Il Comune, pero’ – ad avviso del Codacons – non tiene conto di alcune circostanze nient’affatto trascurabili: oltre la meta’ dei contacalorie presenti negli alloggi del progetto C.A.S.E. sono gia’ perfettamente funzionanti; con una spesa molto piu’ modesta si potrebbe provvedere alla loro revisione, alla sostituzione di quelli guasti ed all’installazione di quelli mancanti; un addetto comunale potrebbe essere distaccato come letturista. Il tutto – osserva l’associazione – con notevole risparmio di spese. Non si riesce davvero a comprendere – conclude il Codacons Abruzzo – la ragione dell’installazione di nuovi impianti altamente tecnologici, ed altrettanto costosi, in alloggi di tipo emergenziale destinati in parte alla dismissione (alcune piastre sono state gia’ dichiarate inagibili)”.
Tutti gli interessati all’azione possono fornire la pre-adesione alla class action attraverso la pagina pubblica dal Codacons al seguente link: http://www.codacons.it/articoli/terremoto_aquila_289660.htm