30 agosto 2016 – Uniamoci al dolore dei nostri fratelli del centro Italia donando loro un piccolo sostegno”: esordisce così l’appello pubblicato su facebook da un 28 enne di Reggio Calabria che con la scusa di raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto ha indicato un conto corrente a lui intestato.
E’ quanto ha reso noto poco fa Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) che insieme alla Protezione civile di Messina, era stata citata fraudolentemente dal truffatore come associazione organizzatrice della raccolta.
“L’uomo – racconta Anpas – è stato individuato dalla Polizia postale e denunciato per truffa e sostituzione di persona. Le indicazioni per effettuare i versamenti portavano ad un conto intestato al giovane, attivato ed utilizzato per il gioco e le scommesse online. Difatti lo “sciacallo virtuale”, a poche ore dal drammatico sisma che mercoledì mattina ha colpito il centro Italia, ha attivatoun falso profilo facebook creato ad hoc, a nome di “Luigi Scalia”; il profilo social pubblicizzava un conto corrente sul quale far convergere una raccolta fondi per conto della Protezione civile di Messina e dell’Anpas.
L’insistenza con cui, però, l’uomo richiedeva i versamenti, che partivano da un minimo di 5 euro, ha fatto sorgere qualche sospetto a coloro che invece desideravano partecipare realmente alla gara di solidarietà tanto da far interessare la Polizia postale”.
La Polizia postale e delle comunicazioni raccomanda a quanti volessero contribuire alla raccolta fondi per le popolazioni terremotate – e noi ci uniamo di buon grado a questo appello – di “ricorrere ai canali ufficiali forniti dagli organi di informazione e comunque di verificare con gli Enti di Protezione Civile le eventuali iniziative messe in atto”.
“Siamo esterrefatti per un atto di sciacallaggio di questo tipo in questo momento così drammatico – >ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas – ma siamo anche soddisfatti per l’efficienza della polizia che ha individuato il colpevole.
Voglio ringraziare i nostri volontari che su Facebook hanno segnalato sin da subito l’anomalia. Raccomandiamo la massima attenzione alle informazioni che stanno circolando sui social network e alla loro affidabilità e di verificare sempre dalla fonte www.anpas.org”.