Sono 148 le “bandiere del gusto” in Abruzzo, le specialità alimentari ottenute secondo regole tradizionali.
Arrivano i dati Coldiretti della revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni, (presentata questa mattina in occasione dell’assemblea nazionale di Coldiretti che ha visto partecipare i dirigenti abruzzesi) da considerare “bene comune per l’intera collettività e patrimonio anche culturale da offrire con orgoglio ai turisti italiani e stranieri“.
Esposte due tipicità abruzzesi: la mortadella di Campotosto dell’azienda La Mascionara di Campotosto (L’Aquila) e U sprusciat di Pizzoferrato (Chieti) dell’azienda Aia Verde, l’unica new entry delle specialità abruzzesi rispetto all’anno 2015 nell’elenco approvato dal ministero.
La mortadella di Campotosto, è un salume tipico prodotto in limitate quantità nel territorio del comune di Campotosto in provincia dell’Aquila e zone limitrofe. La mortadella, fatta esclusivamente di carni di suino, ha una forma ovoidale (ed un peso di poco più di 300 grammi). In bella mostra anche l’U Sprusciat, di Pizzoferrato che è un salume particolare prodotto artigianalmente, tipico di alcune zone del basso Chietino (e alto Molise) che assomiglia molto alla tipica soppressata sottostrutto fatta con le carni più pregiate del maiale. Il suo nome deriva da un termine dialettale locale che vuol dire “strizzato”; infatti si ottiene da carne scelta di suino, polpa di lombo, prosciutto e spalla, tritata in pezzi piuttosto grossi, alla quale viene poi aggiunta una piccolissima percentuale di grasso, oltre a sale e pepe in grani.
In cima alla classifica delle specialità abruzzesi 2015 ci sono poi pane, pasta e biscotti con 49 diverse tipologie di prodotti tra cui la pizza ascima, il pane con le patate o i ravioli di ricotta, seguiti da 30 verdure fresche e lavorate (dal peperone rosso di Altino al tondino del Tavo, dal pomodoro a pera alle lenticchie di santo Stefano di Sessanio), 25 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere (come la ventricina vastese, la mortadella di Campotosto, gli arrosticini e la porchetta), 14 formaggi (dal pecorino di Atri alla scamorza abruzzese, dalla giuncatella al caciofiore aquilano), 17 piatti della gastronomia, 7 bevande tra analcoliche, liquori e distillati tra cui il mosto cotto e la genziana, 2 tipi di olio, 3 prodotti di origine animale (miele e ricotte) e una preparazione di pesce (scapece).
“Una vastissima gamma di prodotti espressione di un territorio meraviglioso a vantaggio dei consumatori e resa possibile grazie al lavoro degli agricoltori che hanno salvato dall’estinzione molti prodotti – sottolinea Coldiretti Abruzzo – tante eccellenze che è possibile trovare nella rete di vendita diretta dei mercati, delle botteghe e dei punti di Campagna Amica messa in campo con il progetto filiera agricola italiana”.
(askanews)