Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’Italia possa vantare una cultura millenaria ed un territorio meraviglioso, soprattutto per l’afflusso turistico. Viverci, però, è un altro paio di maniche. Ed il motivo è che molte regioni d’Italia, fra cui l’Abruzzo, stanno letteralmente spingendo i giovani ed i meno giovani fuori dai loro confini. I perché sono numerosi e, probabilmente, preoccupanti quanto i dati in merito alla disoccupazione giovanile e alla fuga verso l’estero.
I dati relativi alla situazione in Abruzzo La situazione della fuga dei cervelli verso l’estero è abbastanza diffusa in tutte le regioni d’Italia: alcune di esse, poi, stanno assistendo ad una vera e propria epidemia di giovani. Questo è il caso dell’Abruzzo: stando ai dati raccolti, infatti, il 33% dei giovani laureati emigra all’estero per liberarsi dalle catene di una situazione, tipica dell’Italia, in cui trovare lavoro è esso stesso un lavoro. Parliamo di un dato ben superiore alla media di fuga nazionale, stabilita intorno al 28%. Inoltre, da considerare anche il fatto che la disoccupazione giovanile in Abruzzo sfiora il 50%: pur essendo comunque inferiore alla media del Mezzogiorno, è pur sempre molto più alta rispetto a quella nazionale (35%). Ma quali sono le ragioni di questa migrazione così massiccia? Fattori che facilitano la fuga |
Quello che un tempo veniva chiamato ‘sogno americano’, oggi è un sogno che riguarda un po’ tutti i paesi europei ed extra-europei. Tranne, appunto, l’Italia. La fuga dei nostri giovani è in parte favorita dalla facilità di un trasferimento che, oggi, può contare sul web per facilitare la dolorosa (e dispendiosa) decisione: per fare un esempio, visitando portali come Fazland.com è possibile rilevare i costi per un trasloco internazionale in base alla città in cui ci troviamo, richiedendo gratuitamente e con pochi click un preventivo ad una ditta specializzata. Inoltre, lo stesso web mette a disposizione uno strumento molto efficace per reperire qualsiasi informazione sulla nuova città, così da poter programmare anzitempo ogni dettaglio del trasferimento, compreso il reperimento di una casa.
L’economia italiana? Il carico da 11
Proprio come nella briscola, una mano sfortunata o giocata male può portare nelle mani dell’avversario il fatidico carico da 11. Ebbene, la metafora rende alla perfezione la situazione dei giovani italiani: solo che stavolta la mossa errata appartiene tutta allo Stato, e le conseguenze siamo noi a pagarle. Non solo gli italiani devono combattere contro la crisi, ma anche assistere alle politiche che sembra avere l’unico obiettivo di azzoppare le speranze lavorative dei giovani: il precariato, il lavoro in nero, le istituzioni universitarie antiquate e l’impossibilità di sfruttare le proprie qualità, spingono i ragazzi a cercare di acquisire valore all’estero. Ed il fatto che ci riescano, è la prova che a dover cambiare non sono loro ma l’Italia. A causa di questo circolo vizioso, che porta all’estero cervelli che allo Stato sono costati fior fior di milioni in istruzione, chi rimane è anche costretto a sopportare una situazione in continuo peggioramento. E gli abruzzesi ne sanno decisamente qualcosa.
Monica F.