(ANSA) – «Nessuno chiede soldi per telefono a nessuno e per nessun tipo di motivo. Per questo invitiamo a non consegnare nulla a nessuno, non credere a quello che si sente, ma accertarsi della realtà e recarsi presso le caserme e comunque dalle forze dell’ordine per denunciare tutto».
Questo l’appello del comandante provinciale dei Carabinieri di Pescara, Paolo Piccinelli, rivolto soprattutto agli anziani, facili prede di malviventi. Un appello rinnovato con forza a margine della conferenza stampa sui tre arresti per le rapine commesse ai danni di un pensionato invalido pescarese.
“Le vittime, spesso anziane – dice Piccinelli – ricevono telefonate a casa per fantomatici incidenti in cui sono rimasti coinvolti parenti e chiedono così soldi per sistemare tutto, in mancanza di copertura assicurativa. Queste persone sono disponibili anche a passare a casa delle loro vittime chiedendo anche oggetti in oro. Serve a poco chiudere la telefonata – spiega il colonnello dei Carabinieri – perché le comunicazioni, che partono da cellulari, non si interrompono subito ma dopo anche un minuto e così spesso accade che sono gli stessi truffatori, che restano collegati, a ri-prendere le telefonate degli anziani alle forze dell’ordine”. Gli uomini dell’Arma, e in particolare i militari del Nucleo Investigativo stanno indagando, e hanno accertato fino ad oggi almeno 23 casi con una frequenza maggior sulla costa rispetto all’entroterra. Avviata una sinergia con i Comandi Carabinieri di Toscana e Lombardia che hanno già identificato alcuni responsabili dei raggiri e delle truffe tentate e portate a termine. |