L’AQUILA, CROLLO BALCONI: GDF SEQUESTRA 18 MILIONI A COSTRUTTORI

CASE_2-9-2014

L’Aquila, 20 aprile 2016 – Questa mattina i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza de L’Aquila hanno sequestrato oltre 18 milioni di euro dando seguito al provvedimento emesso dal GIP del Tribunale de L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, nei confronti delle imprese responsabili dei lavori di realizzazione dei moduli abitativi antisismici di Cese di Preturo nell’ambito del Progetto CASE.

La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di complesse indagini di Polizia Giudiziaria coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale de L’Aquila, Fausto Cardella (ora trasferito ad altra sede) con Roberta D’Avolio (Sostituto Procuratore) e delegate al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza congiuntamente al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato a seguito del crollo del balcone di un edificio nell’insediamento di Cese di Preturo avvenutoil 2 settembre del 2014.

L’attività d’indagine, sviluppatasi attraverso l’acquisizione e l’analisi della copiosa documentazione di natura tecnica concernente la progettazione e la realizzazione delle strutture abitative post-sisma, consentiva di attribuire la responsabilità del crollo del balcone, e, più in generale, delle carenze strutturali dei materiali utilizzati nel Progetto CASE, a 37 soggetti (tutti raggiunti da avviso di garanzia nel mese di ottobre 2015) a vario titolo coinvolti nella vicenda in qualità di componenti delle commissioni di collaudo, di responsabili dei procedimenti amministrativi, di direttori dei lavori, di tecnici di cantiere e progettisti nonché di imprenditori esecutori dei lavori.

Ai responsabili venivano contestati, a vario titolo, i reati di “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi” (art. 434 c.p.) di falsità ideologica commessa da un Pubblico Ufficiale (art. 479 c.p.), di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, 2 co. c.p.) e di frodi in pubbliche forniture (art. 356 c.p.).