L’AQUILA: SITI ARCHEOLOGICI DI FOSSA E AMITERNUM APERTI A PASQUA

amiternumL’AQUILA – Riscoprire l’archeologia approfittando delle festivita’ pasquali per visitare resti monumentali e luoghi affascinanti dell’area aquilana: e’ questo l’invito che la Soprintendenza Unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la citta’ dell’Aquila e i comuni del cratere rivolge a tutti coloro che – da studiosi, da appassionati, da turisti o da semplici cittadini – vogliano dedicare ai monumenti e alle tracce degli antichi popoli le tradizionali escursioni di Pasqua o Pasquetta.

Nel sito di Amiternum, tra Preturo e S. Vittorino, saranno aperte, come sempre (tutti i giorni ore 9.00-13.30), le due grandi aree archeologiche che comprendono i maestosi resti dell’Anfiteatro (I secolo d.C.), con l’adiacente domus a peristilio, e la grande cavea del Teatro (I secolo a.C.), ai piedi del colle di S. Vittorino.

L’antica citta’ sabino-romana si sviluppo’ dalla meta’ del III sec. a.C. lungo la via Cecilia, secondo un piano urbanistico regolare con edifici pubblici, piazze porticate, grandissime domus adorne di mosaici, pitture parietali e statue, il foro con curia e basilica, il teatro e l’anfiteatro, i templi e le terme.

L’area occupata dalla citta’ e’ ricostruibile in base alla presenza di necropoli lungo la viabilita’ extraurbana, con monumenti funerari di notevole ricchezza, che hanno restituito importanti rilievi scultorei e finissimi letti in bronzo, rivelatori delle ideologie e dei rituali funerari di eta’ repubblicana e imperiale.

E’ inoltre prevista, per la sola giornata di Pasquetta, l’apertura straordinaria della Necropoli vestina di Fossa (ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00), organizzata grazie alla collaborazione del Comune di Fossa.

Sara’ possibile esplorare, con visite guidate da un archeologo, il suggestivo complesso funerario composto da circa 500 tombe risalenti al periodo compreso tra il IX e il I secolo a.C., tra le quali spiccano i grandi tumuli (di diametro tra gli 8 ed i 15 metri) racchiusi da circoli di pietre e caratterizzati da enigmatici allineamenti di menhir.

“Le tracce del passato che testimoniano la storia millenaria delle valli aquilane e abruzzesi raccontano vicende, presenze e antiche sapienze costruttive che non finiscono di stupirci, anche con le nuove scoperte che emergono di giorno in giorno dagli scavi e dalle ricerche connesse alla ricostruzione post sisma”, afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini.

“Nell’attesa che si concluda il complesso lavoro di recupero del patrimonio culturale del capoluogo e dei borghi del cratere, che sta restituendo a nuovo splendore chiese, abbazie, castelli, palazzi, fortificazioni, fontane e piazze storiche, vogliamo invitare i cittadini e i turisti a riscoprire anche il fascino della storia piu’ antica di questi luoghi”.