Leggi anche: L’AQUILA, VI RICORDATE LE CASETTE DI BERLUSCONI? Guido Bertolaso non ci sta. Non si rispecchia in quello che la maggior parte dei cittadini aquilani ha detto di lui nella nota diffusa e, ai microfoni del Tg1, ha replicato: «Non solo non mi vergogno ma sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto all’Aquila. Tutto il sistema di Protezione civile, i vigili del fuoco, le forze armate, le forze dell’ordine, il volontariato ha svolto un lavoro esemplare, un gioco di squadra magnifico. Quelle che sono poi le calunnie scritte da pochi rappresentanti della società aquilana lasciano il tempo che trovano». In precedenza Bertolaso aveva detto: «Non me ne vogliano i cittadini de L’Aquila ma Roma è una città terremotata, bombardata in cui si vive con difficoltà. Chi la ricostituisce? C’è chi fa polemica e chi si è gettato a lavorare. Io ci ho messo la faccia e ho un curriculum, gli altri?» Il comitato 3e32 ribatte alle parole di Bertolaso |
«Ieri sera Guido Bertolaso, attraverso il Tg1, ha risposto alla nostra lettera, dicendosi orgoglioso di quanto ha fatto all’Aquila, e affermando che quelle che scriviamo sono solo calunnie.
Rispondesse nel merito, Bertolaso. Perché le sue parole sono evanescenti: noi sappiamo chi deve essere orgoglioso di cosa, e soprattutto sappiamo quello che lui, e gli altri rappresentanti del potere, hanno fatto all’Aquila, con la complicità consapevole delle classi dirigenti locali.
La non-risposta di Bertolaso non ci stupisce. D’altronde, non è mai riuscito ad argomentare il suo autoritarismo nei (pochi) confronti pubblici dai quali non è fuggito.
Bertolaso, sappi che gli aquilani ti followano sempre. Ti staremo addosso sempre e per sempre. Fattene una ragione.»