AGEVOLAZIONI FISCALI PER CHI FA BENEFICIENZA

bambinoQuando si parla di “quarto settore” si fa riferimento a quello che comprende chi si dedica al volontariato e chi è impegnato nell’attività di associazioni no profit e di aziende che svolgono la loro opera nel sociale. Molti pensano al quarto settore come quello che potrebbe salvare l’Italia dalla crisi, visto che coinvolge sempre più persone che si dedicano all’aiuto verso gli altri anche con le donazioni continuative.

Purtroppo però proprio il settore del volontariato e delle opere benefiche, con tutta la gente che opera al suo interno, non è certo interessato da politiche di promozione da parte del governo. Sembra un atteggiamento ormai consueto quello di trascurare l’attività e l’azione, che si rivela efficace, da parte di chi è sensibile verso il bisogno dei più deboli che soffrono a causa di povertà, malattie o guerre nei paesi politicamente instabili.

E’ sempre troppo poca anche la pubblicità e la sensibilizzazione sia da parte della stampa che dell’opinione pubblica che si occupa ben poco delle campagne ed eventi legati a questo settore.

Sopperire alle mancanze del welfare
In realtà è proprio il quarto settore che va a coprire tutte quelle carenze che sono ataviche nella struttura del nostro welfare e che sono indispensabili per svolgere un ruolo di assistenza sociale, economica, morale e psicologica verso chi ha un reale bisogno.

Ogni giorno le associazioni onlus devono lottare contro la mancanza cronica di fondi governativi e quindi lanciano delle vere e proprie campagne di raccolta fondi che autofinanziano i loro validi progetti. Gli stessi progetti si basano sulla vendita di oggetti o altro, come per esempio le arance della salute in piazza o le cartoline virtuali della Lega del Filo d’Oro da inviare nelle occasioni importanti. Parlando sempre della Lega del Filo d’Oro con le donazioni continuative invece, le associazioni possono contare su appoggi concreti che si protraggono nel tempo.

Le detrazioni fiscali per chi fa donazioni
Per chi fa donazioni, c’è la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali nel momento in cui si procede alla dichiarazione dei redditi.

L’ultima regolamentazione riguardo alla deducibilità per le donazioni è del 2014. Si è deciso di accordare la detrazione per chi fa beneficenza in un anno per una cifra pari a un massimo di 2065 euro. Entro questo importo l’aliquota per la detrazione è del 26%.

Se si esegue un rapido calcolo si potrà verificare che donando per esempio 2 mila euro in un anno si può usufruire di una detrazione pari a 500 euro.

La stessa detrazione è esigibile nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi ed è valida solo se fatta tramite bonifico bancario e con i canali di pagamento elettronico, come la carta di credito o di debito che sono tracciabili. Sono validi anche i pagamenti con bollettino o con assegno.

Esiste anche una detrazione per le aziende e le persone giuridiche, ma in tal caso è sempre utile chiedere informazioni al proprio commercialista ma, per chi può donare, questo gesto dovrebbe essere avvertito come un dovere sociale, conoscendo il bisogno di molte persone che versano nella totale indigenza o in stato di malattia senza mezzi di cura sufficienti.

Monica F.