I FALSI MITI SULLA FEBBRE DEI BIMBI, 10 REGOLE D’ORO PER NON SBAGLIARE

bambini_febbre_influenza(AdnKronos) – Dal rimedio della nonna alla terapia fai-da-te, fino all’invito a sopportare “così diventi grande”.

Quando il bimbo ha  la febbre la fantasia di mamma e papà si scatena: “Quasi il 60% dei genitori somministra farmaci antipiretici senza consultare il pediatra e oltre il 60%” usa mezzi ‘empirici’ per far scendere la temperatura, “come ad esempio panni imbevuti di acqua fredda. Inoltre, ben il 50% ritiene che il dolore sia uno strumento educativo per la crescita del figlio e che per questo un dolore anche lieve debba essere sopportato”. Gli esperti, riuniti a Milano per il 34° Congresso di antibioticoterapia in età pediatrica, dettano alle famiglie le 10 regole d’oro per non sbagliare.

1) Per i bambini fino a 4 settimane si raccomanda la misurazione ascellare con termometro elettronico; per i bambini oltre le 4 settimane, si può utilizzare la misurazione ascellare con termometro elettronico o quella timpanica con termometro a infrarossi;

2) La via di misurazione rettale della temperatura corporea non dovrebbe essere impiegata di routine nei bambini con meno di 5 anni, a causa della sua invasività e del disagio che comporta;

3) La misurazione orale della temperatura corporea è da evitare.

4) L’impiego di mezzi fisici per la terapia della febbre (spugnature con liquidi tiepidi, bagno, esposizione a correnti di aria fresca, applicazione di borse del ghiaccio, frizione della cute con alcool) è generalmente sconsigliato, ad eccezione dei casi di ipertermia;

5) Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica, sono farmaci generalmente sicuri ed efficaci e devono essere utilizzati a dosaggi standard;

6) I farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bambino febbrile solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale;

7) L’uso combinato o alternato di ibuprofene e paracetamolo non è raccomandato, sulla base delle scarse evidenze scientifiche disponibili riguardo la sicurezza rispetto alla terapia con un singolo farmaco;

8) Il paracetamolo o l’ibuprofene non devono essere utilizzati nei casi di convulsioni febbrili;

9) L’acido acetilsalicilico non è indicato in età pediatrica per il rischio di Sindrome di Reye;

10) Non è raccomandato considerare l’entità della febbre come fattore isolato per valutare il rischio di infezione batterica grave. Tuttavia la febbre di grado elevato può essere considerata predittiva di infezione batterica grave in particolari circostanze (per esempio nei bambini di età inferiore ai 3 mesi).

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