L’Aquila, 22 ottobre 2015 – Il quotidiano ‘Il Centro’ svela oggi un ulteriore filone di indagine sulla ricostruzione post sisma nella mia citta’, denunciando l’esistenza di un tragico ‘sistema L’Aquila’ che coinvolgerebbe progettisti compiacenti, imprese e proprietari danneggiati per gonfiare i costi di restauri e ristrutturazioni ai danni dallo Stato.
Credo convintamente che la gran parte di imprese e cittadini si siano comportati correttamente, ma anche che chi ha invece compiuto azioni illegali debba essere punito, anche perche’ sta sporcando ingiustamente tutta la ricostruzione. Gettando una macchia nera su un’intera comunita’. Le indagini faranno com’e’ giusto il loro corso, e magistratura e forze dell’ordine sono impegnatissime fin dal primo giorno. Siamo al di sotto della soglia fisiologica di criminalita’, ma e’ vero pero’ che tutto questo si poteva evitare, come avevamo denunciato per tempo, introducendo le norme piu’ restrittive che esistono da luglio scorso.
Questo sistema puo’ essere fermato, governo e Parlamento devono intervenire subito”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. “Nel decreto enti locali di quest’anno – spiega la parlamentare – abbiamo approvato, grazie a miei emendamenti, una serie di misure importanti sulla ricostruzione in Abruzzo, per rafforzare i controlli e le verifiche da parte della Corte dei Conti e della Guardia di Finanzia, per stabilire l’incompatibilita’ tra progettista e impresa appaltante, per la limitazione del ricorso al subappalto, per introdurre sanzioni penali per le aziende e prevedere piu’ paletti contro le infiltrazioni mafiose.
Poi servono altre misure per estendere i paletti rigidi nella ricostruzione privata. Bisogna prevedere le mini-gare d’appalto, le white list per le imprese pulite e gli albi reputazionali per i professionisti. Tutto questo era oggetto di miei emendamenti al decreto che non sono stati approvati, ma che rientrano nel disegno di legge che ho depositato sulla ricostruzione a L’Aquila e in Abruzzo. Il sistema marcio – commenta infine Stefania Pezzopane – puo’ e deve essere fermato e in parte le cose sono gia’ cambiate, con l’approvazione di queste nuove norme. Ora chiedo a governo e Parlamento un impegno in piu’ per varare le misure che ancora servono”.