di Monica F. – Non tutte le analisi alle quali ci si sottopone sono utili per diagnosticare l’alcolismo, dato che i valori che si possono ottenere potrebbero essere influenzati da diversi fattori. Ecco quali sono gli esami utili e quali invece potrebbero essere non adatti.
Il test più efficace per l’alcolismo.
Quando si parla di test relativi all’alcolismo, spesso ci si dimentica che alcuni sono efficaci mentre alcuni altri lo sono solo in parte. Esistono infatti diversi sistemi che permettono di scoprire effettivamente se una persona è alcolizzata oppure no, ed uno di questi è rappresentato dal test che riguarda la funzione epatica, ovvero quella del fegato.
Il suddetto test prende in considerazione la gamma gt, ovvero quella Glutamil Transpeptidasi, che permette di verificare se i valori appartengono ad una persona sana oppure ad una alcolizzata. Il controllo verifica che il fegato funzioni correttamente e che quei valori siano stabili: nell’ottanta percento dei casi, una persona alcolizzata possiede i suddetti valori completamente sballati, ed in particolar modo essi sono superiori rispetto al livello basilare. Bisogna però sottolineare che, questo test, per quanto sia efficace, non è infallibile: una persona che smette di bere per una settimana torna ad avere i suddetti valori nella norma. Si tratta perciò di un test che deve essere analizzato con molta attenzione, e che talvolta può trarre in inganno che esamina i risultati. Il test sul volume globulare medio. |
Un secondo test, che permette di capire se una persona è un’alcolista oppure no, consiste nel verificare il volume globulare medio.
Il test VGM prende infatti in considerazione i globuli rossi: quando una persona ha il vizio di bere, e compie tale azione abitualmente, i suoi globuli rossi tendono ad ingrossarsi parecchio, raggiungendo in alcuni casi una grandezza doppia rispetto a quella normale.
Anche in questo caso però, i valori, dopo una settimana d’astinenza dall’alcol, tendono a diminuire ed i globuli rossi saranno più grandi di circa il cinquanta percento.
Dopo centoventi giorni, essi torneranno alla dimensione normale.
E’ dunque importante sottolineare come il test della Gamma Glutamil Transferasi e quella del Volume Globurale Medio devono essere effettuati quasi in contemporanea: due test positivi infatti mettono in risalto, nella maggior parte dei casi, il fatto che quella persona coi valori alterati abbia un problema con l’alcol.
Altri due test utili.
Recentemente sono stati scoperti anche altri due test che risultano essere assai utili per poter capire se una persona è affetta da alcolismo oppure no.
Il primo di questi prende il nome di test sulla Transferrina Carente di Carboidrati, conosciuta anche con la sigla CDT.
Questo valore aumenta se una persona abusa d’alcol: ad esempio, se una persona beve quotidianamente un litro di vino con graduazione medio-alta, il valore rimarrà alto per circa venti giorni, tornando alla normalità dopo venti giorni di completa astinenza dall’alcol stesso.
Il secondo test invece è il marcatore etilglucuronide: nelle urine del paziente che si sottopone a questo test, il livello dell’alcol potrà essere stabilito entro un tempo massimo di sessanta ore, mentre per quattordici il valore dell’alcol risulta essere presente nel sangue.
I vecchi test poco efficaci.
Sono due i test che invece servono a ben poco, e questo per diversi motivi: ad esempio, il test conosciuto come AUDIT, consiste nel compilare un questionario, il quale dovrà essere effettuato da parte di chi ha problemi con l’alcol. Sembra ovvio sottolineare che, essendo compilato da queste persone, senza alcun test reale, le risposte ed i risultati potrebbero essere ben lontani dalla realtà.
Il test dell’alcolemia, come quello che viene effettuato ai posti di blocco da parte delle forze dell’ordine, è anche questo poco efficace per capire se una persona soffre o meno di alcolismo.
I livelli completamente sballati infatti potrebbero essere causa di una serata passata in compagnia di amici ed alcol, e spesso chi si sottopone a tale test, che prende in considerazione solo lassi di tempo ridotti, non permette di capire se quella persona è un’alcolista, ma di capire che il soggetto ha bevuto troppo in quell’occasione.
Resta inteso che un problema come questo deve essere prevenuto alla radice e spesso non è sufficiente tamponare il problema a “danno fatto”. Proprio per questo motivo la asl di Avezzano ha organizzato dei corsi di sensibilizzazione (dal 12 al 17 ottobre) relativi ai problemi dell’alcol.
Monica F.