(Enrica di Battista, ANSA) – A sei anni dal terremoto all’Aquila 6 mila bambini sono ancora nei MUSP, i Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio costruiti per il rientro a scuola nel settembre 2009 ma che oggi mostrano i segni del tempo, con disservizi e disagi in tutta la città e le frazioni. Ad oggi nessun istituto è stato ricostruito, eppure i soldi per farlo sono nelle casse comunali, 44 milioni. “Sono arrivati solo a metà 2013 e quindi fino ad allora, per legge, non potevamo fare nessun progetto”, dichiara il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente interpellato dall’ANSA – A breve dovrebbero cominciare i lavori in due scuole, per le altre spero entro fine anno e l’inizio del prossimo. Purtroppo la ricostruzione pubblica è quella più indietro, e non solo qui, siamo in ginocchio per lungaggini burocratiche e troppi ricorsi al Tar”. Il Comune intanto ha fatto una manutenzione costata migliaia di euro e quindi presidi, insegnanti e genitori chiedono: perché non si spendono per ricostruire le scuole? |
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