27 marzo 2015 – Torna l’ora legale, con disagi emotivi e psicofisici che colpiranno il 15% degli italiani, mettendo inoltre a rischio il riposo di molti bambini.
Lo spostamento delle lancette un’ora avanti alle 2.00 del mattino, col il ritorno all’ora legale in programma durante la notte fra sabato e domenica, porterà oltre 9 milioni di persone a provare un aumento del senso di fatica e dell’irritabilità, la comparsa di emicrania e insonnia. Secondo lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, ad influire sui processi fisici e mentali è la cronobiologia, branca che studia i fenomeni ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare.
“Le attività ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore son contraddistinte da una ritmicità periodica, determinata dal susseguirsi dei giorni, delle stagioni e degli anni. A dimostrare questo processo – prosegue – esistono molte teorie derivate da evidenze scientifiche, che indicano la depressione come malattia tipica dei ritmi biologici. L’alterazione dei fenomeno ciclici interviene sui meccanismi che generano la sindrome depressiva, fatta infatti non solo di male di vivere, pessimismo, sensi di colpa e apatia ma anche di sintomi più fisici più intuitivamente riconducibili ai ritmi circadiani come insonnia e inappetenza, con un’oscillazione della gravità della sintomatologia nel corso della giornata”.
Secondo quanto riportato da ‘In a Bottle’ (www.inabottle.it) in un focus sui rimedi per battere i disturbi da ora legale, anche una corretta idratazione aiuta a superare gli inconvenienti provocati dal cambio dell’ora. Proprio nel rapporto con il sonno l’idratazione infatti ha un valore fondamentale. Studi recenti in materia di benessere psico-fisico legati alla cronobiologia hanno dimostrato inoltre che già di per sé la primavera è una stagione che per molte persone rappresenta un momento difficile da affrontare per i cambiamenti luminosi in atto.
Questi fattori influiscono soprattutto su alcune tipologie di personalità molto sensibili, che talvolta iniziano a soffrire di un vero e proprio disturbo, Sad ovvero ‘Seasonal Affettive Disorder’, la depressione stagionale i cui effetti stanno per essere acuiti proprio dal ritorno dell’ora legale: gli italiani che ne soffrono sarebbero oltre 3 milioni e, nei casi più gravi, queste persone possono manifestare problemi ben più gravi come l’alcolismo e l’uso di sostanze stupefacenti.
“Questi disagi sono riconducibili alle variazioni della quantità di luce che assorbiamo nell’arco di una giornata – spiega Cucchi – Nervosismo, stanchezza, spossatezza, fatica nella concentrazione, flessione del tono dell’umore. L’effetto del cambio di orario può variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere più ‘gufi’ o ‘allodole’, quindi più animali notturni, serali che prediligono lavorare e essere attivi alla sera, o al contrario con una propensione a rendere maggiormente proprio nelle prime ore della giornata. A risentire di più del ritorno all’ora legale sono le persone cosiddette serotine, i ‘gufi'”.
Ma il cambio dell’ora ha anche altri possibili effetti. Uno studio dell’Università del Michigan ha infine dimostrato, conclude l’esperto, che nel lunedì successivo all’introduzione dell’ora legale i casi di infarto aumentano del 25% rispetto a un giorno “normale”. (AdnKronos)