24 febbraio 2015 – La Calabria è tra le regioni italiane a maggiore rischio sismico. La prevenzione, l’informazione e la conoscenza dei fenomeni sismici sono indispensabili per promuovere comportamenti corretti e responsabili, che possano contribuire alla riduzione del rischio.
Con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, volontari, associazioni e studenti è stato organizzato “La Calabria che si muove”: un mese di eventi, riflessioni, incontri sul rischio sismico in programma fino al 21 marzo al Museo del Presente di Rende.
Oggi, 24 febbraio, è in programma il primo seminario “Terremoti prima del Bruzio e oltre Calabria: la memoria degli uomini e quella delle faglie” a cura del Dipartimento della Protezione Civile e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Cuore della manifestazione – oltre alla mostra itinerante “Terremoti d’Italia” promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con l’Ingv e inaugurata lo scorso fine settimana alla presenza del Capo Dipartimento Franco Gabrielli – sono infatti seminari tematici, laboratori e un corso di formazione rivolto ai volontari di protezione civile.
Gli incontri sono curati da diversi soggetti e, in particolare, dagli ordini professionali di ingegneri e geologi, dal Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cosenza, dalla Regione, dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Università della Calabria.
“La Calabria che si muove” si svolge sotto il patrocinio della Provincia di Cosenza e dell’Ordine degli Architetti di Cosenza ed è promossa dal CSV Cosenza, con il supporto del Comune di Rende, della Regione Calabria e dell’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con la Prefettura di Cosenza e l’Università della Calabria.