FUCINO, MUORE NELL’AUTO FINITA IN UN CANALE, È LA SESTA VITTIMA IN 3 ANNI

28 gennaio 2014 – Avrebbe dovuto prendere servizio intorno alle 8 nella sede di Telespazio a Ortucchio, ma al lavoro non è mai arrivato. Marco Di Nicola è morto dopo essere finito con la sua auto in un canale, profondo quasi 4 metri, poco prima dei cancelli di ingresso. Alcuni colleghi, passando sulla strada hanno visto il tetto dell’auto affiorare dall’acqua, hanno chiamato i soccorsi e nell’attesa sono riusciti ad agganciare il mezzo. I Vigili del Fuoco al loro arrivo con l’autogru hanno completato l’operazione per poi estrarre il conducente e caricarlo sull’ambulanza del 118 dove sono iniziate, ma purtroppo inutilmente, le manovre di rianimazione.

telespazio_protesta1Non è ancora possibile stabilire per quale motivo l’auto sia finita fuori strada: in quel tratto di via Cintarella, privo di guardrail, questa mattina non c’erano neve o ghiaccio. Sul posto anche i Carabinieri.

La protesta dei dipendenti Telespazio per la mancanza di guardrail
Nella mattinata del 29 gennaio i dipendenti di Telespazio hanno formato un guardrail umano davanti l’ingresso dell’azienda, come forma di protesta per lo stato di abbandono della Cintarella. «Non si può morire per andare a lavoro».

Dal 2012 ci sono state 6 vittime nei canali del Fucino
telespazio_protesta2Sono sei le persone decedute e cinque quelle tratte in salvo, dal 2012 ad oggi, coinvolte in incidenti stradali che hanno avuto il loro epilogo nei canali di irrigazione del Fucino.
13 ottobre 2012 – San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) Un’intera famiglia, marito, moglie e bimbo di cinque anni, finita con un’auto in un canale, viene tratta in salvo da un clandestino, Adoiou Abderrahim, divenuto in pochi giorni il ‘marocchino-eroe’.
4 dicembre 2012 – Ortucchio (L’Aquila) Un giovane, Alessandro Giancarli, di 22 anni, viene trovato morto nella sua auto precipitata in un canale, a 300 metri dalla sede di Telespazio. Giancarli, che si stava recando al lavoro, era precipitato nelle acque del canale a causa del ghiaccio presente sul fondo stradale.
11 luglio 2013 – Pescina (L’Aquila) Un imprenditore marsicano, Carlo Ranalli, di 58 anni, titolare di un distributore di benzina e di autolavaggio, muore finendo con il suo trattore in un canale, mentre era intento a caricare dell’acqua per irrigare.
12 marzo 2014 – Avezzano (L’Aquila) Un uomo di 80 anni, Fortunato Onofri, di Gioia dei Marsi (L’Aquila), muore dopo essere finito con la sua auto in un canale: con lui viaggiavano due donne, la moglie e la nipote, entrambe tirate fuori dall’acqua da un operaio che stava transitando sulla strada in quel momento.
16 marzo 2014 – Cerchio (L’Aquila) Due marocchini vengono trovati morti in un’auto finita in un pozzo per la raccolta delle acque a Cerchio. Ad avvertire le forze dell’ordine è un passante che nota l’auto nel canale di irrigazione vicino all’impianto fotovoltaico locale.
28 gennaio 2015 – Ortucchio (L’Aquila) Un uomo di 50 anni, Marco Di Nicola, muore dopo essere finito con la sua auto in un canale, profondo quasi quattro metri, poco prima dei cancelli di ingresso di Telespazio, dove lavorava.

testi: ANSA.it  /  foto: Sara D’Alia