L’Aquila, 27 dicembre 2014 – Undici nuovi cuccioli di orso bruno marsicano sono stati osservati nella conta cumulativa delle femmine con piccoli dell’anno nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Ad annunciarlo e’ lo stesso ente il quale spiega che, come avviene ormai dal 2006, la conta sia stata effettuata nei mesi scorsi, nell’ambito del progetto Life Arctos, con la Direzione scientifica del Dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” dell’Universita’ La Sapienza di Roma. La relazione finale, a firma di Elisabetta Tosoni, Daniela Gentile, Tiziana Altea, Roberta Latini e Paolo Ciucci, consegnata in questi giorni, documenta il lavoro svolto, le metodologie e i risultati. Con gli 11 nati quest’anno il totale dei nuovi nati avvistati, con la stessa metodologia, dal 2006 al 2014 sale a 64.
“La realizzazione della conta – spiega ancora l’Ente – richiede uno sforzo notevole in termini organizzativi e di coordinamento, impegna contemporaneamente diverse istituzioni (Universita’ di Roma, Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Corpo Forestale dello Stato, con il Cta del Pnalm e l’Utb di Castel di Sangro, Regione Lazio, altre aree protette) e mobilita 141 operatori, di cui 62-74 impiegati simultaneamente, con un apporto importante di 50 volontari”.
“I dati sulla natalita’ sono comunque confortanti – afferma Antonio Carrara, presidente del Pnalm – evidenziano una buona vitalita’ della popolazione di Orso bruno marsicano e confermano sostanzialmente che la riduzione della mortalita’ resta uno degli obiettivi prioritari per la conservazione della specie. Anche quest’anno abbiamo avuto la perdita di 4 orsi, due per mano diretta o indiretta dell’uomo e due per cause naturali. Tra le due morti per cause naturali c’e’ l’orsetto ritrovato in agosto nel comune di Settefrati (Frosinone), che era uno degli 11 nati nell’anno. Sottolineerei, inoltre, che la recente segnalazione del Parco nazionale della Maiella, di una femmina con cuccioli sul proprio territorio, che si potrebbe aggiungere a quelle avvistate nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, non solo porterebbe a 13 il numero dei nuovi nati ma potrebbe rappresentare un ulteriore motivo di speranza nella ricolonizzazione stabile di altri territori da parte dell’Orso marsicano”.