METEO, UNO SGUARDO AL PROSSIMO INVERNO

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di Pasquale Contento, Meteo Aquilano – In questa breve riflessione darò uno sguardo al prossimo inverno, ma non lo farò dicendovi che tempo farà a dicembre o gennaio, semplicemente perché non saprei cosa dirvi e credo che nessuno lo possa fare con precisione. Lo farò cercando di spiegarvi quali sono le possibilità che esso sia un inverno buono o meno, ovviamente per i miei arcinoti gusti.

Se paragonassimo le due stagioni principali ad un piatto culinario, potremmo tranquillamente dire che l’estate è una ricetta di facile preparazione con tre/quattro ingredienti. In effetti il caldo da noi deve arrivare dall’Africa che è li sotto a due passi, basta pochissimo e il piatto e li bello e pronto. L’inverno al contrario è una pietanza molto complessa da realizzare, con una decina di ingredienti, forse più, che devono combinarsi alla perfezione per portare neve e gelo sulle nostre lande. Il freddo, quello vero, suo principale ingrediente deve arrivarci dalla Siberia che oltre ad essere molto lontana si trova ad est di noi, ciò comporta che esso debba viaggiare al contrario della rotazione terrestre che va da ovest verso est.

Condizione essenziale per il freddo alle nostre latitudine è avere un vortice polare più disturbato possibile (Deus ex machina della stagione invernale), altrimenti esso gira bello compatto alle alte latitudini ed il freddo a disposizione rimane tutto lì insieme a lui.

Fatte queste doverose precisazioni andiamo a vedere come siamo messi a fine ottobre con alcuni degli ingredienti principali:

Qbo: questa sigla sta per quasi biennial oscillation ed indica la direzione dei venti stratosferici equatoriali che possono notevolmente influenzare il tipo di clima invernale sulle nostre zone. Se i venti ruotano come la terra abbiamo una Qbo+ che in genere non è favorevole a disturbi del vortice polare specie se accoppiata con un periodo di bassa attività solare come quello che stiamo vivendo. In caso di Qbo- negativa il vortice polare può risultare più disturbato. Il prossimo inverno passerà con Qbo negativa e quindi un ingrediente è al suo posto.

inverno2015_1Un’altra cosa che può notevolmente influenzare la stabilità del VP, chiamerò così da ora in poi il vortice polare, è l’avanzamento dell’innevamento siberiano sotto il 60° parallelo nel mese di ottobre ( Dott. Judah Cohen) e quest’anno siamo a livelli veramente record. (Fig. 1)

Altro ingrediente pronto per l’uso. Enso: l’enso è un differente distribuzione della pressione atmosferica sul pacifico equatoriale che noi conosciamo soprattutto nelle sue manifestazioni più estreme come Niño o Niña. Entrambe aumentano la possibilità di avere situazioni anticicloniche subtropicali (calde) sull’Europa durante l’inverno. Quest’anno dovremmo avere un Enso neutro o debolmente positivo e anche questa è una cosa positiva per chi aspetta la neve.

inverno2015_2PDO: (Pacific decadal oscillation) è un’oscillazione della temperatura delle acque superficiali del pacifico settentrionale, durante la sua fase positiva una corrente a getto (jet stream) molto tesa in uscita dagli USA, limita la possibilità di blocchi atlantici (VP compatto) e con essa la possibilità di incursioni fredde alle basse latitudini europee.

Nella fase negativa succede esattamente il contrario. Ora come da grafico (Fig. 2) siamo in fase negativa. Un altro ingrediente al posto giusto.

Tirando le somme potremmo dire che stante la situazione ottobrina ci sono buone possibilità per avere un inverno degno di questo nome, ma mancano ancora diversi ingredienti di cui ora non si può sapere nulla sulle future possibilità di utilizzo.

Sarà mia cura tenervi informati ma soprattutto ricordarvi che quanto qui scritto è solo un mero esercizio statistico e le cose andranno verificate giorno dopo giorno.

Pasquale Contento
Meteo Aquilano