Indagano sul terremoto e scoprono chi vuol riciclare il tesoro di Ciancimino
da Il Centro, 15.7.2014 – Il nucleo operativo dei carabinieri ha arrestato quattro imprenditori ritenuti responsabili di tentativo di riciclaggio del cosiddetto “tesoro” di Vito Ciancimino, sindaco di Palermo nel 1970-71. Si tratta di Sergio Pileri, imprenditore originario di Rieti e residente in Romania; Victor Dombrovschi, di cittadinanza rumena; Raffaele Valente, imprenditore originario di Termoli residente in Montenegro; Romano Tronci, ingegnere pistoiese residente a Milano. Per tutti l’accusa mossa dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma è di aver tentato di riciclare capitali riconducibili al Tesoro accumulato in vita da Vito Ciancimino tramite la vendita della società rumena Ecorec. Le custodie cautelari (per i primi 3 in carcere, ai domiciliari per Tronci in considerazione dell’età) sono state disposte dal Gip del tribunale di Roma Massimo Battistini su richiesta della Procura di Roma. |
L’operazione di oggi, resa possibile grazie alla collaborazione che l’arma territoriale di Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Molise ha garantito ai carabinieri di diversi Noe italiani, ha visto gli investigatori italiani collaborare con i colleghi romeni grazie all’intervento, sia dalla fase delle indagini, di Eurojust e Interpol che hanno permesso l’esecuzione del blitz contemporaneamente in Italia e in Romania dove i carabinieri sono stati supportati dalla polizia di Bucarest. Si tratta dell’esito di una complessa indagine, avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di L’Aquila nel 2010 quando erano emersi alcuni dei nomi degli imprenditori arrestati oggi tra i soggetti che, in vario modo, erano risultati come interessati all’esecuzione di lavori edili durante la prima fase del post-sisma del 2009 in Abruzzo. [continua a leggere su Il Centro]