L’Aquila, 16 giugno 2014 – La Corte d’Appello dell’Aquila (presidente Luigi Catelli, giudice Flavia Grilli, relatore Aldo Manfredi), ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione nei confronti del preside del Convitto nazionale Livio Bearzi, nell’ambito del processo per il crollo della scuola nella notte del terremoto del 6 aprile 2009 e in cui persero la vita tre minorenni.
La sentenza di primo grado era stata emessa il 27 dicembre 2012 quando il dirigente della Provincia (che ha competenze anche su diverse scuole) Paolo Mazzotta, venne assolto. Le accuse, per entrambi, erano di concorso in omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Riformando la sentenza di primo grado la Corte ha condannato anche Mazzotta a due anni e sei mesi di reclusione. Il sostituto procuratore generale Ettore Picardi aveva chiesto la conferma della sentenza nei confronti di Bearzi e la condanna per il dirigente della Provincia a due anni e 8 mesi.