12 giugno 2014 – Anche il Nucleo Cinofilo Antiveleno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che collabora con il Corpo forestale dello Stato, col “Progetto Life Antidoto” sarà impegnato in prima linea per accertare la morte dell’orso la cui carcassa e’ stata rinvenuta lo scorso 9 giugno nella “Valle Orsara”, all’interno della riserva naturale Orientata “Feudo Intramonti” nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
L’esemplare, soprannominato dai ricercatori “Ferroio”, riconoscibile per le marche auricolari di colore rosso, aveva all’incirca 15 anni. Da un primo esame ispettivo effettuato dal veterinario dell’ente Parco, intervenuto per il recupero, non e’ stato possibile indicare le cause di morte, la carcassa quindi sara’ sottoposta a breve agli accertamenti necroscopici di rito presso il Centro nazionale di medicina veterinaria forense di Grosseto.
Le indagini, dunque, proseguiranno con l’intervento dei Nuclei cinofili antiveleno del progetto Life Antidoto per una perlustrazione dell’intera valle alla ricerca di eventuali carcasse di altri animali per escludere possibili cause di avvelenamento, oltre che per scopo preventivo. Queste operazioni avranno luogo nei prossimi giorni e vedranno la partecipazione del personale del Corpo forestale dello Stato appartenente al Coordinamento territoriale dell’ambiente (Cta) Parco nazionale Abruzzo Lazio Molise e dei guardiaparco.