L’Aquila, 28 maggio 2014 – “Il blocco operatorio dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila versa in uno stato di gravissima sofferenza a causa della mancanza di personale. Un dato di fatto che rischia di riflettersi negativamente anche sull’utenza e di portare, dal primo luglio prossimo, alla diminuzione degli interventi chirurgici”.
L’emergenza riguarda anche gli anestesisti, figure professionali indispensabili per gli interventi chirurgici, “il cui numero non e’ adeguato alle reali necessita’: risulta ancora vacante un posto in pianta organica, mentre un’altra unita’ andra’ a breve in maternita’. Inoltre, il progetto obiettivo per gli anestesisti, varato dalla Asl e volto alla riduzione delle liste di attesa, non e’ stato ancora rinnovato dalla Asl per carenza di fondi. L’attuale condizione, anche facendo ricorso a lavoro incentivato per gli anestesisti ed il personale del comparto, non consente di utilizzare al meglio le potenzialita’ del blocco operatorio dell’ospedale aquilano, dotato di otto sale operatorie piu’ due dedicate. Uno stato di fatto che produce un evidente allungamento delle liste di attesa”.
Anaao e Cisl sanita’ ricordano che “la Asl e’ stata piu’ volte messa al corrente della carenza di personale nelle sale operatorie, senza che sia stato preso alcun provvedimento. Tutto cio’ portera’, a partire dal primo luglio”, sottolineano Grimaldi e Giorgi, “ad una netta contrazione delle sedute operatorie, a disposizione delle singole unita’ operative dell’area chirurgica, con un conseguente, ulteriore, allungamento delle liste d’attesa. La riduzione delle prestazioni chirurgiche comportera’, di fatto, un aumento della mobilita’ passiva con l’utenza costretta a rivolgersi ad altre strutture regionali ed extraregionali. Una carenza di personale”, concludono Anaao e Cisl, “che si allarga a tutto l’ospedale, come piu’ volte denunciato, e che rischia di compromettere l’attivita’ e le prestazioni di tutti i dipartimenti e le unita’ operative del San Salvatore”.