L’Aquila, 21 maggio 2014 – Un altro passo avanti per restituire all’Aquila i suoi spazi culturali, per una città di nuovo viva e da vivere. Consegnato oggi il cantiere per i lavori di restauro e di recupero funzionale del Teatro Comunale che prevede un periodo di due anni e un importo di oltre sette milioni di euro.
Si chiude così la prima, decisiva, fase dell’iter amministrativo per l’affidamento dei lavori iniziata nel luglio del 2013 e a cui hanno risposto dodici ditte, mentre oltre trenta sono state quelle che hanno partecipato ai sopralluoghi previsti, manifestando interesse per quello che è uno dei cantieri di restauro più interessanti del patrimonio culturale aquilano danneggiato dal sisma del 2009. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio Conscoop dopo la revoca dell’aggiudicazione provvisoria all’A.T.I. MBF edilizia Spa avvenuta a seguito dei previsti controlli documentali. Il cantiere si svilupperà con una prima fase di sistemazione dell’area e della cartellonistica per poi iniziare l’intervento di restauro vero e proprio.
“Il Teatro Comunale rappresenta per L’Aquila uno spazio di vitale importanza – dichiara il Presidente del TSA Ezio Rainaldi – è l’edificio simbolo della fervente attività culturale ed è il luogo di incontro di generazioni e generazioni di spettatori colti ed attenti. Il Teatro Stabile d’Abruzzo fa il conto alla rovescia dei giorni che ci separano dal compimento di un progetto di restauro affascinante. Ringraziamo il Direttore Magani per la responsabilità con la quale quotidianamente affronta le difficoltà burocratiche e per il segnale continuo di volontà di ricostruzione. Siamo certi che a garanzia della serietà di lavoro sarà posto un cronoprogramma accurato che ci farà recuperare il tempo di sosta forzata dei lavori e restituirà a tutti noi l’”agorà” , la “piazza” per eccellenza.”
“Siamo felici di veder ripartire – sottolinea il direttore artistico Alessandro Preziosi – i lavori di recupero del Teatro Comunale, è importante che chi vive in questo territorio veda l’interesse e la cura per i suoi luoghi identitari, inizia una nuova fase che ci fa guardare con speranza alla restituzione alla Comunità del suo polo principale di aggregazione. Che la ripartenza sia di buon augurio per l’intero sistema culturale della Città”.