29 aprile 2014 – Si rinnova il prossimo 1 maggio a Cocullo, piccolo centro della provincia dell’Aquila, una delle più antiche e singolari tradizioni folkloristiche abruzzesi: la ‘processione dei serpari’, in onore del patrono San Domenico che protegge contro il morso dei serpenti e che ha il potere di guarire le malattie dei denti.
Cocullo, piccolo centro dell’Abruzzo interno che conta abitualmente poche centinaia di abitanti, viene preso letteralmente d’assalto da migliaia di fedeli e curiosi provenienti da ogni parte d’Abruzzo e del Lazio, e sopratutto dalla Ciociaria visto che a Sora morì il santo.
Dopo la funzione religiosa la statua del santo scolpita in legno e ricoperta di guizzanti serpenti vivi viene portata in processione per le strade del paese, preceduta dal clero e da quattro ragazze in costrume abruzzese che recano ‘i ciambelli’, tipici dolci locali preparati per l’occasione. Molti dei serpenti vivi sono anche attorcigliati al collo o alle braccia non solo dei serpari ma anche dei fedeli, turisti e curiosi piu’ ‘coraggiosi’.
Ai serpenti, catturati nei giorni precedenti nelle vicine montagne, vengono strappati i denti per renderli innocui. Secondo gli studiosi di tradizioni popolari alla manifestazione, di chiara derivazione pagana, vengono collegati usi e credenze antichissime.
Una di queste ricorda il culto della dea Angizia, divinita’ dei marsi, per il suo potere taumaturgico di guarire dal morso dei serpenti velenosi. Un’altra usanza del paese è legata al suono della ‘campanella’ della chiesa. Molti fedeli provano a tirare la corda con i denti perche’ questi si conservino sani e guariscano grazie a San Domenico.